Migranti, sanità e progetti di riforma delle istituzioni economiche globali sul tavolo dei lavori di New York. Attesa per la partecipazione di Biden e Zelensky, assente quasi certamente Macron, oltra a Putin e Xi
Prende oggi il via la 78esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Il dibattito generale, in realtà, si aprirà domani e proseguirà fino al 23 settembre. Sul tavolo diversi i punti all'ordine del giorno. Dalla guerra in Ucraina allo sviluppo sostenibile, dai migranti alla sanità, fino ai progetti di riforma delle istituzioni economiche globali e alle sfide climatiche del presente e del futuro.
I forfait annunciati di Macron e Sunak
Molti importanti leader internazionali diserteranno, tuttavia, i lavori: Emmanuel Macron e Rishi Sunak su tutti, oltre ovviamente a Xi Jinping e Vladimir Putin, non dovrebbero partecipare all’Assemblea. Ci saranno sicuramente, invece, il presidente statunitense Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Giovedì, dopo l'intervento all’Assemblea, in cui cercherà di confermare gli impegni da parte dei leader mondiali per aiutare la controffensiva dell’Ucraina, Zelensky incontrerà Biden alla Casa Bianca.
Gli obiettivi dei Paesi in via di sviluppo
Per l'inquilino della Casa Bianca, il summit di New York è anche un’occasione per dimostrare che nonostante la maggior attenzione a quel che accade sul fronte dell’Asia-Pacifico, la Casa Bianca non ha abbandonato gli altri dossier e, in particolare, quello mediorientale. Per i Paesi in via di sviluppo, invece, l’Assemblea Onu è importante soprattutto per fare il punto sullo stato di avanzamento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Se ne parlerà nei primi due giorni di lavori a New York. Oltre a porre fine alla povertà estrema e alla fame, gli obiettivi includono la garanzia di un’istruzione secondaria di qualità per tutti i bambini, raggiungendo l’uguaglianza di genere e adottando misure urgenti per combattere il cambiamento climatico.