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Guerra Ucraina Russia. Kim in Russia con treno blindato: priorità legami con Mosca

©Getty

Il leader della Corea del Nord ha mosso i primi passi sul suolo russo dopo essere sceso dal treno blindato. Nei prossimi giorni l'incontro con Vladimir Putin. "Fornirà armi a Mosca", l'allarme dei media anglosassoni. Il Cremlino: "Ci saranno colloqui su temi sensibili". La controffensiva ucraina "non produce risultati" e le forze di Kiev stanno subendo molte perdite, con morti e feriti. Lo sostiene il presidente russo. Due civili morti durante attacchi russi nel Donetsk

Putin andrà a Vostochny, possibile incontro con Kim al cosmodromo

Vladimir Putin ha in programma di visitare il cosmodromo di Vostochny. L'annuncio è stato fatto dallo stesso presidente russo al Forum economico di Vladivostock. Putin non ha precisato se in quella sede avverrà l'incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-Un, che a sua volta dovrebbe fare una tappa al cosmodromo, situato circa 1500 chilometri a nord di Vladivostock. Rispondendo ad una domanda in merito, il leader del Cremlino si è limitato a dire di avere un proprio programma di visita del cosmodromo. "E quando arriverò lì lo saprete". 

Kim - Putin

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Putin: "270.000 contrattisti arruolati in 6-7 mesi"

Negli ultimi 6-7 mesi 270.000 uomini si sono arruolati volontariamente con un contratto nelle forze armate russe, e tuttora ogni giorno se ne aggiungono tra i 1.000 e i 1.500. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin. 

Putin: "Negoziati pace? Usa spingano Kiev a revoca veto"

Se gli Stati Uniti pensano che il presidente ucraino sia pronto a sedersi a un tavolo di negoziato con la Russia, dovrebbero cancellare l'ordine di Zelensky che vieta qualsiasi colloquio. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. "Dovreste chiedergli perchè fa queste dichiarazioni, perchè non lo so - ha dichiarato a Vladivostok - Per quanto riguarda il processo negoziale, se gli Stati Uniti ritengono che l'Ucraina sia pronta per i colloqui, che cancellino l'ordine del presidente ucraino che vieta i negoziati". Putin ha risposto così, durante la sessione plenaria dell'Eastern Economic Forum, rispondendo a una domanda sul perchè il Segretario di Stato americano Antony Blinken abbia rilasciato dichiarazioni sui colloqui tra Russia e Ucraina.

Putin: "Controffensiva di Kiev non produce risultati"

La controffensiva ucraina "non produce risultati" e le forze di Kiev stanno subendo molte perdite, con morti e feriti. A dirsene certo è stato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al foro economico di  Vladivostock. Putin ha anche espresso la convinzione che una volta che Kiev si troverà sul punto di esaurire le proprie risorse allora potrebbe "volere avviare colloqui di pace". 

Soldati

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G20, Cremlino: "A Putin ora non serve vedere leader occidentali"

Il presidente russo Vladimir Putin non ha al momento l'esigenza di incontrare i leader occidentali del G20. Lo ha detto in una conferenza stampa a Vladivostok il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Al momento Putin non ha bisogno di incontrare queste persone, perche' questo incontro non può aggiungere nulla di costruttivo alla nostra agenda". E questo, ha aggiunto, sulla base di quanto viene dichiarato da "questi rappresentanti degli Stati dell'Occidente". Peskov ha commentato così le osservazioni del primo ministro britannico secondo cui il presidente russo "non ha il coraggio" di affrontare gli altri leader del G20. Allo stesso tempo, l'agenda internazionale di Putin è piuttosto intensa "in aree che sono costruttive e dove abbiamo i nostri interessi", ha detto Peskov. "Quando arriverà il momento di incontrare i signori sopra citati, sara' sicuramente fatto", ha concluso. 

Putin: "L'Occidente vuole più territori per poi avviare negoziati"

I "burattinai" occidentali spingono l'Ucraina a prendere il controllo di più territorio possibile per "poi cominciare i negoziati". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass.  Se gli Usa pensano che Kiev sia pronta per le trattative, ha aggiunto Putin, devono far sì che venga revocato il decreto del presidente Volodymyr Zelensky che proibisce colloqui con Mosca. 

Media, esplosioni a Sebastopoli nella Crimea occupata

Esplosioni sono state udite questa mattina nella città portuale di Sebastopoli sul Mar Nero, nella Crimea occupata: lo riporta Rbc-Ucraina, che pubblica un video in cui si vede una nuvola di fumo nero. Canali Telegram locali riferiscono di potenti esplosioni anche a Krasnoperekopsk, sempre in Crimea. 

Putin: "Legami della Russia con Trump? Fesserie"

Le voci su presunti legami della Russia con Donald Trump sono delle "fesserie". Lo ha detto oggi il presidente Vladimir Putin parlando al Forum economico dell'Oriente a Vladivostok, aggiungendo che Trump ha imposto a Mosca "più sanzioni di ogni altro". 

Trump

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Putin: "71.500 soldati ucraini eliminati in controffensiva"

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che sono già 71.500 i soldati persi dall'Ucraina dall'inizio della controffensiva, all'inizio di giugno, che non ha portato a "nessun risultato". Lo riferisce l'agenzia Tass. 

Mosca: "Kiev ha attaccato Enerhodar come ritorsione per risultati elettorali"

Diversi droni hanno attaccato Enerhodar, città nella parte controllata dai russi della regione meridionale di Zaporizhzhia in Ucraina, sede della più grande centrale nucleare d'Europa. Lo ha riferito Alexei Likhachev, capo della società nucleare statale russa Rosatom, secondo cui due droni ucraini sono stati intercettati ieri e altri quattro hanno effettuato attacchi ma non hanno causato danni.

L’Ucraina deve ancora commentare la rivendicazione russa. La Russia ha occupato parti della regione di Zaporizhzhia e la sua centrale nucleare sin dai primi giorni della sua invasione.  Alexei Likhachev, secondo l'agenzia Interfax. Likhachev ha descritto gli attacchi dei droni come una risposta alle elezioni di domenica nella parte di Zaporizhzhia sotto il controllo militare russo.

Gli osservatori internazionali hanno definito le elezioni una farsa e hanno affermato che non sono state né giuste né libere. I risultati, in cui il partito del Cremlino è stato presentato come il vincitore schiacciante, non sono riconosciuti a livello internazionale.

La sessione plenaria dell'Eastern Economic Forum 2023

Putin: "Indebolimento del rublo dipende da fattori gestibili"

Il recente indebolimento del rublo non rappresenta un problema "insormontabile" e tutti i fattori che influenzano il tasso di cambio sono gestibili. La rassicurazione è stata fornita dal presidente russo Vladimir Putin, durante la

sessione plenaria dell'Eastern Economic Forum 2023. "Si tratta naturalmente di una questione che richiede un'indagine diligente da parte della Banca Centrale e del governo russo, le cosiddette autorita' finanziarie. Tuttavia, non credo che in generale ci siano problemi e difficoltà del tutto insormontabili", ha detto il numero uno del Cremlino. "Questo è dovuto a molti fattori, tra cui il ritorno o il parziale mancato ritorno dei guadagni in valuta estera dei nostri maggiori esportatori. Ci sono altri fattori, ma nel complesso si tratta di fattori gestibili. Li vediamo, li capiamo e anche la Banca Centrale li vede", ha aggiunto Putin. 

Putin: "Sulla mia ricandidatura decideremo dopo parlamento"

La decisione sulla ricandidatura del presidente russo Vladimir Putin al vertice del Cremlino sarà presa dopo che il Parlamento avrà fissato la data sulle elezioni. Lo ha detto lo stesso Putin intervenendo alla sessione plenaria dell'Eastern economic Forum. "Per legge - ha detto - il nostro Parlamento deve prendere una decisione alla fine dell'anno. Ne parleremo quando la decisione sarà presa e la data delle elezioni sarà annunciata". 

Putin: "Contro Trump una persecuzione politica"

Le inchieste giudiziarie contro Donald Trump negli Usa sono "una persecuzione per ragioni politiche". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al Forum economico dell'Oriente a Vladivostok. Comunque, ha aggiunto Putin, chiunque diventerà presidente, "non ci saranno cambiamenti fondamentali nella politica degli Stati Uniti verso la Russia". 

Lavrov: "La cooperazione con i paesi dell'Est è un fatto storico, non dell'ultima ora"

La Russia non ha mai voltato le spalle ai paesi dell'Est, la cooperazione è una tendenza storica e oggettiva. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, precisando che "non abbiamo mai voltato le spalle all'Est, e quasi 20 anni dopo che Putin è diventato presidente, la nostra politica estera ha sempre tenuto conto dei vantaggi che abbiamo nell'est, innanzitutto nel continente eurasiatico". 

"La tendenza della cooperazione è storica e obiettiva e sarà rafforzata", ha dichiarato a Izvestia a margine del Forum economico orientale (Eef). Lavrov ha sottolineato che la Russia sta attualmente adottando una serie di misure per stabilire contatti con i suoi vicini orientali. "Abbiamo iniziato molto prima degli avvenimenti attuali a prestare maggiore attenzione al fianco orientale del nostro Paese. Lo possiamo vedere nella creazione di progetti di investimento, vie di trasporto e logistiche, nuovi porti e navi", ha aggiunto il massimo diplomatico

Lavrov

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Intelligence Gb: "La Russia rivede le difese aeree su Mosca"

La Russia ha "ri-calibrato le difese aeree a breve e medio raggio attorno a Mosca" nelle ultime settimane, per difendersi dagli attacchi di droni. Lo scrive il bollettino giornaliero dell'intelligence britannica, aggiungendo che i cambiamenti servono probabilmente anche per rassicurare l'opinione pubblica.

Dall'inizio di settembre, vi sono immagini che mostrano i sistemi russi di difesa aerea Sa-22 attorno alla capitale "su torri elevate e rampe", nota il bollettino, ricordando che, dopo gli attacchi alle basi aeree di Engels e Ryazan nel dicembre 2022, la Russia aveva posizionato Sa-22 sui tetti di edifici ufficiali a Mosca.

Guerra in Ucraina, il Cardinale Zuppi in missione di pace a Pechino

Il Vaticano ritiene da tempo essenziale stabilire relazioni più strette con la Cina, poiché riconosce che il coinvolgimento di Pechino potrebbe essere cruciale per raggiungere una cessazione delle ostilità in Ucraina. Zuppi ha ribadito a Berlino che la pace deve essere scelta dagli ucraini, con il coinvolgimento di tutti, e che il ruolo della Cina è fondamentale. LEGGI L'ARTICOLO

Cremlino: "Colloqui Putin-Kim su temi sensibili"

Il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un parleranno di cooperazione bilaterale in vari campi, ma anche di questioni "sensibili". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che Putin è pronto a parlare anche delle sanzioni  Onu contro Pyongyang. Quanto agli avvertimenti di Washington sulla vendita di armi nordcoreane alla Russia, Mosca e Pyongyang, "sararanno guidati dai loro interessi'".

"Soprattutto, questioni legate ai rapporti bilaterali, verranno discussi la cooperazione, il commercio e i legami economici, e gli scambi culturali. Certamente vi sarà un intensivo scambio di opinioni sulla situazione nella regione e gli affari internazionali in generale, perché questo è nell'interesse sia di Putin che del nostro ospite di Pyongyang", ha detto Peskov, citato dall'agenzia stampa Tass, a proposito dell'incontro Putin-Kim che dovrebbe avvenire domani. "Naturalmente, essendo vicini, i nostri paesi operano in certe sfere sensibili che non possono essere rivelate o annunciate pubblicamente", ha sottolineato il portavoce. Se necessario, ha proseguito, la Russia è pronta a discutere le sanzioni del Consiglio di sicurezza Onu contro la Corea del Nord.

Commentando sulla messa in guardia della Casa Bianca contro la vendita di armi alla Russia da parte della Corea del Nord, Peskov ha detto di non essere interessato ai commenti di Washington. "Saremo guidati dagli interessi dei nostri  due paesi", ha affermato. 


Kyiv Independent: "Le stime indicative delle perdite in combattimento della Russia al 12 settembre, secondo le forze armate ucraine"

Mosca accusa Kiev per gli attacchi alla città della centrale di Zaporizhzhia

Il responsabile dell'agenzia nucleare statale russa Rosatom, Alexei Lijachev, ha accusato le autorità ucraine di aver lanciato un attacco con droni contro la città di Energodar, nella regione ucraina di Zaporizhzhia, che ospita la più grande centrale nucleare in Europa. "Ieri ci sono stati diversi attacchi di droni sul territorio di Energodar. Due ordigni sono stati neutralizzati e altri quattro hanno lanciato attacchi", ha detto all'agenzia Interfax, aggiungendo che "per fortuna non ci sono stati nè morti nè feriti". Secondo il capo di Rosatom si tratta di una "risposta" di Kiev alle elezioni organizzate dalla Russia nelle quattro regioni annesse all'Ucraina nel settembre 2022, compresa Zaporizhzhia. "Ritengo si tratti di una risposta alle elezioni. Le elezioni a Energodar sono state più vivaci che nel resto della regione di Zaporizhzhia, a giudicare dai risultati del partito Russia Unita, da qui la pressione". Secondo le autorità elettorali russe, a Zaporizhzhia il partito del Cremlino, Russia Unita, ha ottenuto piu' dell'80% dei voti.

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