Emmanuelle Béart: “Sono stata vittima di incesto. Mio padre non c'entra"

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Lo ha rivelato l'attrice francese nel documentario intitolato 'Such a Resounding Silence' che uscirà il 24 settembre, raccontando per la prima volta degli abusi subiti tra i 10 e il 14 anni. Nel film vengono raccontate quattro storie di incesti

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L'attrice francese Emmanuelle Béart ha rivelato pubblicamente di essere stata vittima di incesto fra i 10 e i 14 anni, in un documentario - intitolato 'Such a Resounding Silence' ('Un silenzio così assordante') - che ha codiretto e che andrà in onda il 24 settembre sul canale M6. Anastasia Mikova, co-regista del progetto, ha rivelato alla stampa che "l'aggressore di Emmanuelle non era Guy Béart", suo padre, celebre cantante morto nel 2015. La precisazione è stata fatta da Mikova su richiesta dell'attrice, non presente alla conferenza stampa per "motivi familiari". Emmanuelle Béart, 60 anni, ha detto di non voler svelare l'identità dell'aggressore, in quanto - spiega la coregista - non è questa "la missione" del film. Nel documentario vengono rivelate e raccontate quattro storie di incesti, fra cui quello di cui fu vittima l'autrice.

Ispirata dal coraggio di altre donne

Béart ha detto che inizialmente non voleva parlare della sua esperienza, ma solo di altri sopravvissuti all'incesto. "Ma la loro onestà e il loro coraggio hanno fatto sì che anch'io desiderassi parlare apertamente", ha spiegato. Il documentario è stato proiettato durante l'evento stampa e, in una scena, si sente la voce fuori campo di Béart che si rivolge al suo presunto molestatore: "Dato che mio padre, mia madre e i miei amici non si sono accorti di nulla, potevi farlo di nuovo, e l'hai fatto, per più di quattro anni". L'attrice aggiunge poi di essere stata "salvata" da sua nonna. “Se mia nonna non fosse intervenuta, se non mi avesse messo su un treno all'età di 15 anni per raggiungere mio padre, non so se sarei riuscita a vivere”, è il racconto dell'artista.

Clamorosa protesta questa sera davanti al tappeto rosso del Palazzo del cinema durante il red carpet di Coup de chance mentre passava il regista Woody Allen con la moglie Soon-Yi Previn, Venezia, 04 settembre 2023. "Spegnete i riflettori sugli stupratori" hanno gridato un gruppo di donne, ma anche alcuni uomini, inscenando un flash mob nella zona antistante tra il Palazzo e il Casinò anche mettendosi a seno nudo, prima di essere dispersi dalla sicurezza. Hanno diffuso un volantino in cui sottolinea la presenza al festival con altrettanti film di tre persone che sono state coinvolte in procedimenti penali per casi di abusi e violenze sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson. 04 settembre 2023.
ANSA/ FRANCESCO GALLO

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