Molestie, protesta femminista contro Woody Allen alla Mostra del Cinema di Venezia. VIDEO

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"Spegnete i riflettori sugli stupratori", il grido di un gruppo di donne a seno nudo che ieri sera hanno inscenato un flash mob contro il regista nella zona antistante tra il Palazzo e il Casinò. "Denunciamo oggi la condotta di luoghi come la Mostra di Venezia, che dovrebbe veicolare la cultura del consenso". Lui fa sapere di non essersi accorto di nulla

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Una clamorosa protesta femminista è andata in scena ieri sera davanti al tappeto rosso del Palazzo del cinema di Venezia (SEGUI IL LIVE) durante il red carpet di 'Coup de chance' mentre passava il regista Woody Allen con la moglie Soon-Yi Previn. "Spegnete i riflettori sugli stupratori", il grido di un gruppo di donne, ma anche alcuni uomini, inscenando un flash mob nella zona antistante tra il Palazzo e il Casinò anche mettendosi a seno nudo, prima di essere dispersi dalla sicurezza. Hanno diffuso un volantino in cui sottolinea la presenza al festival con altrettanti film di tre persone che sono state coinvolte in procedimenti penali per casi di abusi e violenze sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson.

Clamorosa protesta questa sera davanti al tappeto rosso del Palazzo del cinema durante il red carpet di Coup de chance mentre passava il regista Woody Allen con la moglie Soon-Yi Previn, Venezia, 04 settembre 2023. "Spegnete i riflettori sugli stupratori" hanno gridato un gruppo di donne, ma anche alcuni uomini, inscenando un flash mob nella zona antistante tra il Palazzo e il Casinò anche mettendosi a seno nudo, prima di essere dispersi dalla sicurezza. Hanno diffuso un volantino in cui sottolinea la presenza al festival con altrettanti film di tre persone che sono state coinvolte in procedimenti penali per casi di abusi e violenze sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson. 04 settembre 2023.
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"Luoghi come la Biennale devono veicolare la cultura del consenso"

"Quest'anno la Biennale del cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Le scuse, accampate dal direttore della Mostra Alberto Barbera, seguono il vecchio copione della distinzione tra uomo, responsabile davanti alla legge, e l'artista il cui genio non è mai giudicabile poiché superiore e libero da responsabilità terrene", si legge nel volantino in italiano e in inglese, diffuso ieri sera in cui si citava anche l'attore Luca Barbareschi per una discussa intervista di mesi fa. "Non fareste mai sfilare sul red carpet chi ha agito, solo per citare gli ultimi casi, gli stupri di Palermo, Caivano e Milano", si legge ancora nel testo. "La Biennale sceglie di non interessarsi alla questione, ma noi sappiamo - dicono le manifestanti - che lo spazio per parlare di violenza di genere è ovunque perché ovunque accade. Denunciamo oggi la condotta di luoghi come la Mostra di Venezia, che dovrebbe veicolare la cultura del consenso, del rispetto e del credere a chi subisce la violenza ma che di fatto scelgono di continuare a legittimare la cultura dello stupro".

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Il regista informato dal suo staff: non si sarebbe accorto della protesta

"Ma cosa è successo?". Intanto pare che la protesta femminista contro Allen non sia arrivata direttamente alle orecchie del diretto interessato. L'87enne regista e attore newyorchese non si sarebbe accorto né avrebbe sentito le grida del gruppo di donne che ha manifestato. Solo più tardi Allen sarebbe stato informato dal suo staff della protesta rapidamente sedata e non si sarebbe scomposto. Il regista di "Coup de chance", suo 50esimo film, sarebbe rimasto, invece, assai stupito e meravigliato della calda accoglienza ricevuta sul red carpet, dove almeno 500 persone lo attendevano con la speranza di conquistare selfie e autografi.

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