Assalto Capitol Hill, condanna di 10 anni a un altro membro dei Proud Boys

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Nuova condanna pesante per l'assalto al Campidoglio: 10 anni sono stati comminati a un membro del gruppo di estrema destra, Dominic Pezzola, autore uno degli atti più famigerati dell'attacco

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Altra condanna pesante per l'assalto al Capitol: dieci anni sono stati comminati a un membro del gruppo di estrema destra Proud Boys, Dominic Pezzola, autore uno degli atti più famigerati dell'attacco del 6 gennaio 2021, quando sfondò una finestra del Senato con uno scudo antisommossa rubato ad un agente e poi si accese un sigaro della vittoria in Campidoglio. Ieri 31 agosto uno dei leader dei Proud Boys che hanno guidato la famigerata marcia dell'organizzazione di estrema destra verso il Campidoglio degli Stati Uniti era stato condannato a 17 anni di carcere. Joe Biggs è stato condannato da una giuria di Washington, per diverse accuse, tra cui cospirazione sediziosa per aver tentato di impedire con la forza il trasferimento pacifico del potere dall'allora presidente Donald Trump a Joe Biden dopo le elezioni del 2020.

La sentenza

"La realtà", ha dichiarato il giudice Timothy Kelly, nel leggere la sentenza che riguarda Pezzola, "è che lei ha spaccato quella finestra e lasciato che altri entrassero dentro l'edificio del Cammpidoglio e minacciassero la vita dei nostri legislatori". "Non è qualcosa - ha aggiunto - che avrei sognato di vedere nel nostro Paese". Pezzola era uno dei cinque appartenenti ai Proud Boys non condannati per cospirazione sedizionale. Si era unito al gruppo soltanto pochi giorni prima il 6 gennaio, lodato dagli appartenenti all'organizzazione per la sua violenza mostrata nelle settimane precedenti in una serie di scontri.

La terza condanna

Nato a New York, con una serie di precedenti penali per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, Pezzola è il terzo Proud Boy a essere stato condannato. Oltre a Biggs c'è Zachary Rehl, che dovrà scontare quindici anni di carcere, mentre Enrique Tarrio, il leader del gruppo, conoscerà l'entità della sua condanna il 5 settembre.
L'inchiesta federale sull'insurrezione del 6 gennaio ha decapitato i vertici dell'organizzazione, considerata tra quelle che hanno organizzato e coordinato l'assalto al Congresso. Prima della lettura della sentenza, Pezzola, che indossava la tuta arancione dei detenuti, ha chiesto scusa all'agente ferito, a cui aveva strappato lo scudo protettivo: "Se fosse qui - ha dichiarato - lo guarderei negli occhi per chiedergli scusa per tutto il dolore che gli ho provocato". Poi si è rivolto alla propria moglie, Lisa, e ai figli, presenti in aula: "Gli eventi del 6 gennaio - ha spiegato - hanno sbriciolato la reputazione della nazione che io ho servito nei Marines". La moglie ha raccontato come lei e i figli fossero stati vittime della rabbia delle persone, a causa del ruolo svolto dal marito nell'insurreione. "In nessun modo - ha detto - posso giustificare le azioni di Dominic. Come ho già dichiarato, è stato un fottuto idiota".

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