Australia, fissata la data del referendum per aumentare la rappresentanza degli aborigeni
MondoIl prossimo 14 ottobre gli australiani voteranno per approvare, o meno, l'introduzione di un nuovo organo consultivo che riconosca formalmente gli aborigeni. Se vincerà il sì, la comunità indigena avrà rappresentanza in Parlamento e potrà fornire pareri non vincolanti sulle leggi che la riguardano
Il governo australiano ha fissato ufficialmente la data del prossimo referendum per riconoscere formalmente i popoli indigeni. Si tratta di un momento storico per il Paese che il prossimo 14 ottobre voterà per aggiungere, o meno, un nuovo capitolo alla Costituzione che prevede di introdurre un organo consultivo ex novo in grado di aumentare la rappresentanza degli aborigeni, la Aboriginal and Torres Strait Islander Voice, o semplicemente Voice.
Il referendum
Affinché il referendum passi, è necessaria una doppia maggioranza, cioè oltre il 50% degli elettori in tutto il Paese (17 milioni in totale) e almeno il 50% nella maggioranza degli Stati (almeno quattro su sei). Se approvato, la nuova legge sancirebbe nella Costituzione australiana il potere, da parte delle comunità indigene, di fornire pareri non vincolanti al governo e al parlamento federali sulle leggi che le riguardano.
Le popolazioni indigene
Nonostante siano già stati approvati diversi provvedimenti negli ultimi anni, la comunità indigena, a cui appartengono gli aborigeni australiani e gli abitanti delle isole dello stretto di Torres, ha un’aspettativa di vita di circa dieci anni inferiore al resto della popolazione, senza contare l’elevato livello di suicidi e diffusione di malattie e il basso livello di istruzione e di accesso ai servizi sanitari. L’organo Voice al centro del prossimo referendum potrebbe favorire la messa in atto di politiche più efficaci per migliorare la rappresentanza dei 700mila aborigeni, circa il 3% della popolazione del Paese.