La notizia è stata data dall'ufficio del primo ministro giapponese Kishida su X. Non è ancora chiaro quale tipo di missile potrebbe essere stato lanciato. L'agenzia Kyodo, citando il governo di Tokyo, ha affermato che il missile stava sorvolando il Giappone. Secondo la Corea del Sud, Pyongyang ha sparato "quello che il Nord sostiene essere un veicolo spaziale". Nei giorni scorsi la Corea del Nord aveva notificato alla guardia costiera giapponese l’intenzione di lanciare un satellite
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La Corea del Nord ha lanciato un “sospetto missile balistico”. A dirlo è l'ufficio del primo ministro giapponese Fumio Kishida sulla piattaforma social X (ex Twitter). Non è ancora chiaro quale tipo di missile potrebbe essere stato lanciato. L'agenzia Kyodo, citando il governo di Tokyo, ha affermato che il missile stava sorvolando il Giappone. I Capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud hanno dichiarato che Pyongyang ha sparato "quello che il Nord sostiene essere un veicolo spaziale". Nei giorni scorsi Pyongyang aveva notificato alla guardia costiera giapponese l’intenzione di lanciare un satellite tra il 24 e il 31 agosto: il lancio di cui ora parla Tokyo è avvenuto il primo giorno della finestra temporale riservata al lancio del satellite.
Le condanne dei giorni scorsi
Nei giorni scorsi la Corea del Nord aveva notificato alla Guardia costiera del Giappone l’intenzione di lanciare un satellite tra il 24 e il 31 agosto. Subito si era pensato a un nuovo tentativo di lancio di un satellite da ricognizione militare: la Corea del Nord ci aveva già provato a maggio, ma il tentativo si era concluso con un fallimento. Il premier nipponico Fumio Kishida aveva sollecitato il Paese a fermare i propositi di lancio. "Ho incaricato i ministri di fornire informazioni al pubblico, di cooperare con i Paesi interessati e di invitare la Corea del Nord ad accantonare questo lancio e ad adottare tutte le misure possibili per prepararsi a qualsiasi eventualità imprevista", aveva detto Kishida incontrando i media. Anche la Corea del Sud aveva invitato Pyongyang a rinunciare al lancio: un satellite spia militare, aveva ricordato, è un "atto illegale" in quanto richiede l'uso di tecnologia legata a quella dei missili balistici, da lungo tempo vietata. A esortare la Corea del Nord ad annullare il lancio "illegale" del suo satellite anche gli Stati Uniti, che aveva parlato di violazione delle risoluzioni dell'Onu.
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Il tentativo fallito a maggio
A maggio, come detto, la Corea del Nord aveva già tentato di mettere in orbita quello che ha descritto come il suo primo satellite da ricognizione militare, ma il razzo che lo trasportava è precipitato in mare pochi minuti dopo il lancio. Pyongyang aveva spiegato di aver sviluppato il satellite spia come necessario contrappeso alla crescente presenza militare statunitense nella regione. Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone avevano condannato il lancio del satellite di maggio come una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite che proibiscono allo Stato dotato di armi nucleari di utilizzare la tecnologia dei missili balistici. Gli analisti avevano sottolineato che esiste una significativa sovrapposizione tecnologica tra lo sviluppo di missili balistici intercontinentali e le capacità di lancio nello Spazio. Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha poi fatto dello sviluppo di un satellite spia militare una priorità assoluta. Lo schianto del satellite a maggio aveva dato il via a una complessa operazione di recupero da parte della Corea del Sud, durata 36 giorni, che ha coinvolto una flotta di navi di soccorso navale, dragamine e sommozzatori. Le parti recuperate del razzo e del satellite sono state analizzate da esperti della Corea del Sud e degli Stati Uniti. Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha poi affermato che il satellite non aveva alcuna utilità militare.