Spagna, re Felipe incarica Feijòo per formare il governo

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Il sovrano, al termine delle consultazioni, ha deciso di affidare al leader del Pp l'incarico di formare un esecutivo. Il numero uno del Patito popolare, dopo il via libera di Vox, ha per il momento 172 voti, che non sarebbero sufficienti per poter avere la fiducia. Feijòo ha espresso l'intenzione di dare "voce agli oltre 11 milioni di cittadini" che hanno votato per lui e ai partiti che ne sosterranno l’investitura

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Il re di Spagna ha deciso di affidare al leader del Pp, Alberto Nunez Feijòo, l'incarico di formare un governo. Lo ha annunciato la presidente del Congresso Francina Armengol al termine delle consultazioni e dopo aver parlato con il sovrano Felipe VI. Il compito non è però scontato (COME ERANO ANDATE LE ELEZIONI). Il leader del Patito popolare ha per il momento, 172 voti che non sarebbero sufficienti per poter avere la fiducia. Feijòo ha ringraziato il re per l’incarico e ha espresso l'intenzione di dare "voce agli oltre 11 milioni di cittadini" che hanno votato per il PP e ai partiti che ne sosterranno l'investitura (Vox, Coalicion Canaria e UPN).

Feijòo a meno 4 seggi dalla maggioranza

Dopo il via libera di Santiago Abascal (Vox), il leader del Pp Feijòo raggiunge quota 172 voti, quattro meno di quelli che gli sono necessari per avere la maggioranza assoluta alle Corti e poter andare al governo. Questi i numeri: il Pp conta 137 seggi, 33 Vox, quindi un deputato dell'Upn, Alberto Catalán, e la rappresentante di Coalicion Canaria, Cristina Valido. Il leader del PP questo pomeriggio al Congresso ha annunciato la sua disponibilità ad assumere l'incarico e ha assicurato che la sua intenzione è di avviare i contatti con i gruppi a partire da lunedì, visto che il termine per la  costituzione dei gruppi in Parlamento scade venerdì.

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Le consultazioni di oggi

Oggi nella seconda e ultima giornata delle consultazioni, il re Felipe alla Zarzuela ha visto il leader di Vox Santiago Abascal. Quindi il segretario del Psoe Pedro Sanchez e, infine, nel pomeriggio, il candidato premier del Pp, Alberto Nunez Feijòo. La fase politica spagnola è piena di incognite, visto che per la prima volta nella storia spagnola c’erano due candidati che pur non avendo la maggioranza in Parlamento chiedevano l'incarico. Il leader socialista Pedro Sanchez al momento può confermare solo 152 voti favorevoli, dato che i catalani di ERC e Junts e i partiti EH Bildu e BNG non hanno partecipato all'incontro con il capo dello Stato. I baschi del PNV hanno partecipato alle consultazioni ma non hanno rivelato come voteranno. I baschi tuttavia hanno chiarito  che non hanno intenzione di sostenere Feijòo finché ciò significa unire i loro voti a quelli di Vox.

Cosa succede

Il sovrano ha scelto di dare un mandato al segretario popolare, primo partito alle urne. Malgrado le fortissime tensioni con Vox, il Pp è convinto che alla fine Abascal terrà fede alla parola data e che, partendo dall'asse di centrodestra sia possibile arrivare alla fatidica quota di 176 voti. Ipotesi a cui non crede minimamente il Psoe.

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