L'avvistamento del barcone risale a due giorni fa, come reso noto Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM). I migranti sopravvissuti sono 38, si continuano a cercare i dispersi anche se a distanza di tante ore le speranze sono sempre meno
Un’altra nave di migranti è naufragata, questa volta al largo dell’arcipelago di Capo Verde. E’ di 63 morti il bilancio delle vittime dopo che l’imbarcazione, una piroga con la quale erano partiti a luglio dalle coste del Senegal, è affondata. Il ritrovamento del barcone, come dichiarato dalla portavoce dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), Sada Msehli, risale a due giorni fa.
Il bilancio
I morti sarebbero 63, mentre 38 sono i sopravvissuti, tra cui quattro minori di età compresa tra i 12 e i 16 anni. L'imbarcazione era stata avvistata lunedì nell'Oceano Atlantico, a circa 270 chilometri dall'isola capoverdiana di Sal, da un peschereccio spagnolo che ha allertato le autorità dell'arcipelago. La barca era salpata il 10 luglio dalla città di Fass Boye, nel Senegal occidentale, con 101 passeggeri a bordo, stando alle testimonianze dei sopravvissuti citate dal ministero degli Esteri senegalese e da altre fonti concordanti. Dopo tanti giorni, si presume che chi non è stato trovato possa essere morto.