La Russia lancia il rublo digitale: obiettivo aggirare sanzioni e contrastare svalutazione

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In piena crisi della moneta, Mosca ha avviato la fase di prova di una versione digitale della sua valuta basata sulla tecnologia blockchain: un modo, spera, per sfuggire alle sanzioni. Test al via con la partecipazione di 13 banche, mentre l'introduzione per tutti dovrebbe iniziare nel 2025. Ma gli osservatori avvertono riguardo ai rischi legati al rafforzamento del controllo sui cittadini

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Il rublo, dopo avere subito una caduta libera nelle ultime settimane, ha toccato il 14 agosto i livelli più bassi dal marzo del 2022, poco dopo l'inizio dell'operazione militare russa in Ucraina (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI). Per cercare di contrastare la svalutazione della sua moneta e aggirare le sanzioni internazionali, la Russia sta cercando di correre ai ripari. Una delle strade che ha deciso di provare è il lancio del rublo digitale: i test, come annunciato nei giorni scorsi dalla Banca centrale russa, sono iniziati oggi.

La fase di prova del rublo digitale

Mosca, nella speranza di limitare l'impatto delle sanzioni internazionali, ha quindi avviato la fase di prova di una versione digitale della sua valuta basata sulla tecnologia blockchain. “Vtb è stata la prima banca a condurre con successo transazioni con rubli digitali nella sua applicazione mobile", ha annunciato la seconda banca più grande della Russia in una nota. Come ha spiegato la scorsa settimana la Banca centrale russa (Bcr), anche altre dodici banche e seicento persone sono coinvolte in questa "fase di prova". Per ora si potranno effettuare pagamenti in trenta punti vendita dislocati in undici città del Paese. “Le operazioni saranno gratuite per i cittadini e con una commissione minima per le imprese”, ha detto la Bcr. Mosca spera di estendere il rublo digitale a tutti i russi che lo desiderano “entro il 2025-2027”.

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Il rublo digitale fa parte della Cbdc

L’obiettivo dichiarato della Russia è quello di rendere più ermetico il proprio sistema finanziario, meno soggetto alle fluttuazioni del mercato, e di limitare l'impatto delle restrizioni internazionali. A differenza delle criptovalute, anch'esse basate sulla blockchain (tecnologia che consente transazioni dirette da un libro mastro decentralizzato), il rublo digitale fa parte della Cbdc (“Central bank digital currency”), ampiamente controllata. Viene emesso direttamente dalla Banca Centrale Russa e conservato in portafogli elettronici. I servizi di sicurezza dell’Fsb supervisionano la sicurezza del sistema. La Russia, secondo il conteggio dei ricercatori del think tank Atlantic Council, è il 21esimo Paese al mondo a entrare nella fase sperimentale per lanciare una moneta digitale. Molti Stati, comunque, hanno iniziato a riflettere su questo argomento. Sono undici, tra cui la Nigeria, quelli che hanno già introdotto una Cbdc.

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I dubbi degli osservatori

L'introduzione di un rublo digitale era al vaglio in Russia da diversi anni, ma la perdita di accesso a parte del sistema bancario finanziario globale a causa delle sanzioni occidentali ha spinto Mosca ad accelerare i tempi. Di fronte alle sanzioni internazionali, infatti, la Russia ha cercato di dedollarizzare le sue transazioni e sviluppare rapidamente alternative al sistema di pagamenti globali Swift, dal quale le sue banche sono state in gran parte bandite dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Tuttavia, mentre le autorità russe sostengono di volere il rublo digitale per rendere i pagamenti più “sicuri”, alcuni osservatori ritengono invece che l'introduzione di questa forma di moneta consentirà al governo di controllare ancora di più i suoi cittadini. Le autorità potranno "passare attraverso la blockchain (tecnologia che consente transazioni dirette da un registro decentralizzato), molto meno facile da sanzionare e attaccare", ha spiegato Mikkel Morch, fondatore di Ark36, fondo di investimento specializzato nella finanza digitale e nelle criptovalute. Così, il rublo digitale che sarà emesso dalla Banca centrale russa e conservato in portafogli elettronici, "rafforzerà la capacità di eludere le sanzioni, in quanto non avrà più bisogno di passare attraverso le banche commerciali". Secondo Moch, però, c'è un rovescio della medaglia: Il rublo digitale consentirà "il controllo totale della valuta e se il governo vuole infliggere una multa a un cittadino, se vuole congelare i suoi beni, allora può farlo con un clic".

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