Niger, von der Leyen: a rischio i legami con la Ue. Due italiani bloccati a Niamey

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In un doppio tweet la presidente della Commissione e l'Alto rappresentante Ue Borrell esprimono la posizione dell'Unione rispetto al colpo di stato nel Paese africano. Intanto Macron presiede un Consiglio per la Difesa dopo l'assalto all'ambasciata francese e due italiani sono bloccati in un albergo a Niamey. La Farnesina sta seguendo il caso e Tajani rassicura: "Italiani non corrono pericoli, li seguiamo uno per uno"

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"L'Ue sostiene tutte le misure adottate da Ecowas come reazione al colpo di Stato avvenuto in Niger e le appoggerà rapidamente e con decisione". Così in un tweet l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell esprime la posizione dell'Unione rispetto alle decisioni prese in merito alla situazione in Niger dall'organizzazione che rappresenta 15 Paesi dell'Africa occidentale. "E' importante che la volontà popolare espressa attraverso le elezioni - ha aggiunto Borrell - venga rispettata".  "L'Ue e il Niger condividono profondi legami sviluppatisi nel corso di decenni. L'attacco inaccettabile al governo democraticamente eletto mette a rischio questi legami". Rincara la dose in un altro tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Sostengo le decisioni dell'Ecowas e il suo ruolo attivo per un rapido ritorno al suo posto del presidente Bazoum", aggiunge von der Leyen.

Oggi Macron presiede Consiglio difesa


Intanto Macron presiede oggi un Consiglio per la difesa nazionale dedicato al Niger, dopo il tentano assalto all'ambasciata di Francia a Niamey da parte di manifestanti inneggianti a Putin. Parigi e i paesi della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale minacciano l'uso della forza. Gli Usa "sostengono l'Ecowas: il governo legittimo deve essere immediatamente reintegrato", afferma Blinken. 

 

Dal canto loro, i militari nigerini che hanno rovesciato il presidente eletto Mohamed Bazoum accusano la Francia di voler "intervenire militarmente" per rimetterlo in carica, secondo una dichiarazione trasmessa lunedì dalla televisione nazionale. "In linea con la sua politica di ricerca di modi e mezzi per intervenire militarmente in Niger, la Francia, con la complicità di alcuni nigerini, ha tenuto una riunione presso la sede della Guardia nazionale del Niger per ottenere le necessarie autorizzazioni politiche e militari", si legge nel comunicato. 

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Due italiani bloccati a Niamey

Due italiani sono bloccati in Niger dopo l'avvenuto colpo di Stato. Si tratta di un pilota e manutentore di un'azienda di Anagni arrivati nella nazione africana per effettuare la manutenzione sugli aerei di una compagnia petrolifera. I due sono bloccati in albergo a Niamey come disposto dall'ambasciata italiana per evitare coinvolgimenti nelle continue sparatorie che si stanno susseguendo da quattro giorni. La Farnesina, secondo quanto si apprende, sta seguendo il caso e il ministro degli Esteri Antonio Tajani rassicura: "Gli italiani in Niger sono poco meno di cento e non corrono alcun pericolo. La Farnesina li segue uno per uno, sono in sicurezza". L'Italia, come ha specificato il ministro, vuole privilegiare soluzioni diplomatiche in Niger, e si augura "che non ci siano interventi militari perché la situazione si possa risolvere con un accordo generale". E ha aggiunto: "Dipende molto da come si muoveranno i Paesi dell'Africa occidentale, mercoledì ci sarà una riunione dei capi di Stato maggiore. Intanto c'è un ultimatum di sette giorni, ci auguriamo che non ci siano altri interventi militari perché la situazione si possa risolvere con un accordo generale". 

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