Niger, proteste davanti all’Ambasciata francese. Macron: “Non tollereremo attacchi”

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Il Paese africano è nel caos dopo il colpo di Stato di alcuni giorni fa. “I Paesi africani vogliono intervenire con l’aiuto di qualche potenza occidentale”, sostengono i militari. Intanto migliaia di persone si sono radunate davanti alla rappresentanza francese nel Paese, sventolando bandiere russe e inneggiando a Vladimir Putin. Ecowas: ultimatum di 7 giorni

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Situazione sempre più difficile in Niger. Dopo aver rovesciato il presidente eletto Mohamed Bazoum, la giunta militare denuncia la minaccia di "imminente intervento militare a Niamey" da parte della Comunità degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas), coadiuvati da "altri Paesi africani non membri dell’organizzazione e alcuni Paesi occidentali", come si apprende nel comunicato letto da un membro della giunta, Amadou Abdramane, alla televisione nazionale. Intanto, alcuni manifestanti hanno attaccato l’ambasciata francese nella capitale, dopo la sospensione degli aiuti da parte di Parigi a seguito del fallito colpo di Stato. "Non verrà tollerato alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi", ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron.

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Cosa succede

Per il momento la situazione in Niger rimane relativamente calma, con una manifestazione a sostegno della giunta svoltasi nonostante il divieto di assembramento dei golpisti. La miccia però sembra essere pronta ad esplodere, come evidenzia anche la parte finale della stessa nota: "Ricorderemo ancora una volta all'Ecowas o a qualsiasi altro avventuriero la nostra ferma determinazione a difendere la nostra patria". L'Ecowas, cui appartiene il Niger, riunito oggi per un "vertice speciale" ad Abuja ha imposto l'immediato rilascio e reintegrazione del presidente del Niger, Mohamed Bazoum, sequestrato nella sua residenza dal golpe di mercoledì. Quest'ultimo rappresenta un vero e proprio ultimatum di 7 giorni dopo i quali, come annunciano gli Stati africani, non è escluso l'uso della forza. Inoltre, l'Ecowas ha varato anche una "No flight zone" per tutti i voli commerciali da e per il Niger, la chiusura dei confini terrestri ed aerei e anche la sospensione di tutte le transazioni economiche e commerciali. Deciso, inoltre, anche il congelamento degli asset del Niger in tutte le banche centrali dei Paesi dell'Ecowas e il divieto di espatrio per tutti i militari e le loro famiglie. Sanzioni in qualche modo già previste dai golpisti, che avevano già avvertito "delle conseguenze che deriveranno da un eventuale intervento militare straniero", evocando "l'atteggiamento bellicoso" di "ex dignitari rintanati nelle cancellerie in collaborazione con questi ultimi”.

A general view of billowing smoke as supporters of the Nigerien defence and security forces attack the headquarters of the Nigerien Party for Democracy and Socialism (PNDS), the party of overthrown President Mohamed Bazoum, in Niamey on July 27, 2023. The head of Niger's armed forces on July 27, 2023 said he endorsed a declaration by troops who overnight announced they had taken power after detaining the country's elected president, Mohamed Bazoum.
"The military command of the Nigerien armed forces... has decided to subscribe to the declaration by the defence and security forces... in order to avoid a deadly confrontation between the various forces," said a statement signed by armed forces chief General Abdou Sidikou Issa. (Photo by AFP)

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L’attacco alla ambasciata francese e l’invocazione alla Russia

Come ha affermato un giornalista di AFP, centinaia di persone hanno manifestato sventolando bandiere russe e, riunitesi davanti all’Ambasciata francese, hanno tentato di entrare nell'edificio. Alcuni manifestanti hanno strappato una targa con la scritta "Ambasciata di Francia in Niger", sostituendola con bandiere del Niger e della Russia, mentre altri hanno gridato "Viva la Russia", "Viva Putin" e "Abbasso la Francia". Per disperderli i militari hanno lanciato lacrimogeni. Pronta la risposta di Parigi. “Risponderemo immediatamente e senza esitazioni a chiunque attacchi i cittadini francesi, l'esercito, i diplomatici o le basi francesi. Sosteniamo tutte le iniziative regionali volte al ripristino dell'ordine costituzionale e al ritorno del presidente eletto Mohamed Bazoum”, ha fatto sapere l’Eliseo.

(FILES) Niger President Mohamed Bazoum arrives at the Sharm El Sheikh International Convention Centre, in Egypt's Red Sea resort of the same name, on November 7, 2022, during the 2022 United Nations Climate Change Conference, more commonly known as COP27. Niger President Mohamed Bazoum is being detained by members of the Presidential Guard, who have been given an "ultimatum" by the army, a source close to Bazoum said on July 26, 2023.
Disgruntled members of the guard sealed off access to the president's residence and offices, and after talks broke down "refused to release the president," the source said, adding: "The army has given them an ultimatum." (Photo by Ludovic MARIN / AFP)

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