Colpo di Stato in Niger, il generale Abdourahamane Tchiani è il nuovo leader del Paese

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Ne dà notizia la tv nazionale. Ieri i militari avevano affermato di aver rovesciato il regime del presidente Bazoum. I golpisti hanno poi avvertito “sulle conseguenze che deriveranno da un eventuale intervento militare straniero”. Usa: "Crediamo che ci sia ancora spazio per la diplomazia". Condanna dell’Ue, la Francia “non riconosce le autorità” che hanno preso il potere con il colpo di Stato

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Il generale Abdourahamane Tchiani, capo delle Guardie presidenziali, è il nuovo leader del Niger. A darne notizia è la Tv nazionale, dopo che ieri i militari nigerini avevano affermato di aver rovesciato il regime del presidente Mohamed Bazoum. Tchiani ha letto una dichiarazione alla televisione in qualità di "presidente del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria" e ha giustificato il golpe con "il deterioramento della situazione della sicurezza" nel Paese minato dalla violenza dei gruppi jihadisti. I golpisti hanno poi avvertito “sulle conseguenze che deriveranno da un eventuale intervento militare straniero”. "Crediamo che ci sia ancora spazio per la diplomazia", ha detto invece il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby. "Gli Stati Uniti e i loro alleati in Africa stanno lavorando su questo", ha aggiunto.

Cosa è successo in Niger

"Noi, le forze di difesa e di sicurezza riunite all'interno del Cnsp, abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete", quello del presidente Bazoum, aveva dichiarato il 27 luglio il colonnello Amadou Abdramane affiancato da altri nove soldati in divisa. "Ciò segue il continuo deterioramento della situazione della sicurezza, il cattivo governo economico e sociale", aveva aggiunto sottolineando "l'attaccamento" del Cnsp al "rispetto di tutti gli impegni assunti dal Niger" e rassicurando "la comunità nazionale e internazionale riguardo all'integrità fisica e morale delle autorità deposte in conformità con i principi dei diritti umani".

Tajani: "Preoccupati". Condanna dall'Ue

"Siamo preoccupati per il colpo di Stato in Niger perché si crea instabilità in una regione dove già ce n'è molta. Speriamo che la democrazia venga ripristinata. Stiamo seguendo ogni singolo cittadino italiano nel Paese attraverso l'unità di crisi e l'ambasciata. Nessuno di loro è in pericolo", ha fatto intanto sapere, questa mattina, il ministro degli Esteri italiano Tajani. La Francia ha invece fatto sapere che "non riconosce le autorità" che hanno preso il potere con il colpo di Stato. E anche l'Ue ha condannato con "grande fermezza" quanto accaduto, denunciando il "grave attentato" alla democrazia del Paese in atto e chiedendo la liberazione del presidente Bazoum. L'Unione ha avvertito che ogni violazione dell'ordine costituzionale avrà conseguenze sulla cooperazione tra l'Ue e il Niger, compresa la sospensione immediata di ogni sostegno finanziario.

 

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