Ad essere impiccata è stata Saridewi Djamani, condannata a morte per il traffico di 30 grammi di eroina nel 2018. Nel 2004, in base a quanto riferito dall'organizzazione Transformative Justice Collective, era stata eseguita la condanna inflitta a Yen May Woen, ugualmente coinvolta nel traffico di droga
Condannata alla pena capitale nel 2018 con l’accusa di aver venduto 30 grammi di eroina, la 45enne Saridewi Djamani è stata giustiziata a Singapore in quella che è stata la prima condanna a morte, da quasi 20 anni, inflitta ad una donna nella città-Stato.
La prima condanna a morte di una donna dal 2004
La donna, come riporta il Guardian, è stata impiccata nonostante le proteste delle organizzazioni per i diritti umani. La notizia dell'esecuzione, avvenuta nelle prime ore di oggi, 28 luglio, è stata confermata anche dal Central Narcotics Bureau (Cnb). Si tratta, viene spiegato, della prima donna condannata a morte a Singapore dal 2004, quando, in base a quanto riferito dall'organizzazione Transformative Justice Collective, era stata eseguita la condanna inflitta alla 36enne Yen May Woen, allo stesso modo accusata di traffico di droga. Nell’ambito della difesa dalle accuse, Saridewi aveva sempre sostenuto di non essere stata in grado di fornire dichiarazioni coerenti alla polizia in quanto, all'epoca dei fatti, soffriva di crisi di astinenza da droga. Ma la tesi è stata rigettata dalla Corte Suprema locale. Quella di Saridewi è stata la quindicesima condanna a morte eseguita da marzo 2022, quando sono riprese le esecuzioni.