Il portiere del Paris Saint-Germain e della Nazionale ha parlato a "Libero" della rapina subita nella notte tra giovedì e venerdì nel suo appartamento di Parigi. "La paura è stata tantissima, ho temuto potesse succedere qualcosa ad Alessia", ha raccontato, in riferimento alla sua compagna
Gigio Donnarumma, portiere della Nazionale e del Paris Saint-Germain, è stato vittima di una brutale rapina nella notte tra giovedì e venerdi presso il suo appartamento di Parigi, dove quattro malviventi hanno legato l'ex giocatore del Milan portando via a lui e alla compagna, Alessia Elefante, che convive con il calciatore, un bottino del valore di circa 500mila euro. Intervistato da "Libero" il 24enne ha raccontato la sua esperienza: "Trovarsi alle tre di notte gente in casa all'improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare", ha detto.
"Attimi di terrore"
"Io sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso - ha aggiunto il giocatore-. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso. Abbiamo dovuto lasciare l'appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia". Donnarumma, infatti, dopo la rapina è riuscito a scappare dall'abitazione, rifugiandosi in un hotel di lusso presente nelle vicinanze. "Io ero impotente, legato - ha detto ancora a "Libero" -, non potevo fare nulla. Poi non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. Era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, soprattutto paura per lei. Terrore che le potessero fare del male". ha concluso il portiere.