Via libera dell'Eurocamera alla legge sulla natura, Greta Thunberg: "La lotta prosegue"

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Il testo è passato con 336 voti favorevoli, 300 contrari e 13 astenuti. "Senza natura non c'è futuro", ha ribadito l'attivista all'uscita dell'Aula. "È scandaloso che si debba combattere per le briciole, questi problemi non dovrebbero neanche esistere"

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Via libera dell'Eurocamera alla proposta di legge sulla natura, seppur con alcuni emendamenti rispetto al testo della Commissione. Il via libera è passato con 336 voti favorevoli, 300 voti contrari e 13 astenuti. "La nostra battaglia continua, senza natura non c'è futuro", ha detto Greta Thunberg ai cronisti all'uscita dell'Aula dopo il voto. Greta a lungo non ha parlato con la stampa, lasciando che a commentare il voto di Strasburgo fossero gli altri attivisti di Friday for Future con lei all'Eurocamera. "È scandaloso che si debba lottare per le briciole, questi problemi non dovrebbero neanche esistere", ha aggiunto.

Il passaggio formale in commissione Ambiente

La base del testo votato, con l'approvazione di diversi emendamenti presentati da Renew, si avvicina ora all'accordo del giugno scorso del Consiglio Affari Ambiente. Il via libera del Pe, accolto da un lungo applauso dei gruppi favorevoli, è stato seguito dal voto, altrettanto favorevole, che rinvia la proposta di regolamento in commissione Ambiente: si tratta di un passaggio formale che definisce la posizione negoziale dell'Eurocamera in vista dei triloghi sul testo con Consiglio e Commissione. Dopo la fine dei negoziati interistituzionali il testo tornerà all'Eurocamera.

La Nature Restoration Law approvata in Ue merita grande attenzione. Da parte dei piccoli coltivatori rappresentati da Aic c’è soddisfazione, anche se occorre leggere gli emendamenti. Le imprese agricole possono e devono essere alleate di questo processo, non certo uno dei nemici da combattere. Va superata la  contrapposizione strumentale tra agricoltura e natura”. Così Giuseppino Santoianni, presidente nazionale di Aic (Associazione italiana coltivatori).

Le reazioni

Per l'Aic (Associazione italiana coltivatori), “la Nature Restoration Law approvata in Ue merita grande attenzione. Le imprese agricole possono e devono essere alleate di questo processo, non certo uno dei nemici da combattere. Va superata la  contrapposizione strumentale tra agricoltura e natura”. “Come Aic - prosegue il presidente Giuseppino Santoianni - "affermiamo l’urgente necessità di investire su di una economia rigenerativa per ripristinare ecosistemi danneggiati e incentivare modi di produrre in equilibrio con l’ambiente, così come abbiamo sostenuto nel nostro recente congresso a cui ha partecipato una parte dei circa 30mila piccoli imprenditori agricoli che rappresentiamo in tutta Italia. Le aree del nostro Paese ricche di biodiversità e al contempo popolate da storiche aziende agricole ci donano prodotti eccellenti da tutti i punti di vista. Ben venga quindi pensare di estendere questa formula ad altre aree d’Italia e d’Europa oggi depauperate da attività che hanno danneggiato in vario modo l’ambiente, intervenendo nell’ottica della rigenerazione”. “Attenzione però al come: per ottenere risultati davvero benefici occorre liberarsi dalle ideologie e vedere la realtà per quella che è, dosando con giudizio interventi necessari nell’immediato e nel medio e lungo periodo".

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