Vertice Nato a Vilnius l'11 e il 12 luglio, i temi al centro del programma

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I rapporti con la Cina,  la questione ucraina, l'adesione della Svezia e quella, possibile, di Kiev. Questi alcuni dei nodi su cui si svilupperanno i dibattiti previsti durante il vertice in Lituania dove saranno presenti i leader dei 31 Paesi che compongono l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, incluso il presidente americano Joe Biden

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Saranno diversi i temi al centro del summit della Nato in programma a Vilnius l’11 ed il 12 luglio (DIRETTA). Tra questi, come confermato anche dal segretario dell’Allenza Atlantica, Jens Stoltenberg, l’adesione della Svezia, i rapporti con la Cina, ma soprattutto un piano legato alla sicurezza dell’Ucraina, in piena guerra contro il nemico russo. In Lituania saranno presenti i leader dei 31 Paesi che compongono l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, incluso il presidente americano Joe Biden. Ma anche i leader di paesi alleati ma esterni come Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud, per affrontare questioni di sicurezza “globale”.

La questione ucraina

In riferimento alla questione russo-ucraina, un focus caldo sarà anche quello legato alla possibile adesione dell’Ucraina alla Nato stessa, tema che specie di recente è stato sostenuto dal presidente ucraino Zelensky secondo il quale proprio Vilnius può essere teatro ideale per la discussione del progetto. Il leader di Kiev, pronto ad un vertice in Turchia con Erdogan prima dell’incontro nella capitale lituana, conta molto sulla questione legata all’adesione dell’Ucraina alla Nato, tanto da aver sottolineato nei suoi discorsi le “indecisioni” dell’Alleanza su Ucraina e Svezia, accostandole ad una “minaccia globale”. Stoltenberg, da parte sua, ha spiegato di aspettarsi che, a Vilnius, l’Alleanza potrà arrivare ad un accordo sul fatto che l’Ucraina possa diventare “un membro della Nato”, ma dopo la fine del conflitto con Mosca. Non da meno, secondo il segretario della Nato, saranno altre due questioni al centro del dibattito. La prima, come detto, legata ad un accordo relativo ad un “programma pluriennale di assistenza” con l’obiettivo concreto di assicurare a Kiev “la piena interoperabilità tra le forze armate ucraine e la Nato”. La seconda, poi, correlata alla nascita di un “consiglio” proprio tra Nato ed Ucraina che permetta di corroborare i rapporti politici al fine di implementare la cooperazione militare. Un ulteriore aspetto, quindi, sarà specificamente concentrato sul tema dell’orientamento della Nato circa la scelta americana di rifornire Kiev con le bombe a grappolo. Secondo quanto riferito da Stoltenberg, ad oggi non esiste una posizione che accomuna tutti e ogni Paese può valutare la questione in autonomia. L’Alleanza, comunque, non è contraria alle bombe a grappolo e non tutti i Paesi che ne fanno parte hanno approvato la Convezione di Oslo che propone lo stop a questo tipo di armi.

L’adesione della Svezia

Altro tema “caldo” al centro del vertice lituano sarà quello che riguarda l’adesione della Svezia alla Nato. La Turchia, prima del via libera odierno di Erdogan annunciato da Stoltenberg, aveva sostenuto di non voler approvare l’ingresso dello Stato scandinavo nell’Alleanza, accusando Stoccolma di non voler consegnare alcuni sospetti “terroristi” del Pkk. Per questo motivo, a margine del vertice, Biden ed Erdogan saranno protagonisti di un bilaterale: tema focale proprio l’ok sull’adesione svedese da parte della Turchia. "Apriamo prima la strada alla Turchia nella Ue e poi spianeremo la strada alla Svezia, proprio come abbiamo fatto con la Finlandia". Queste le parole di Erdogan poco prima di imbarcarsi sul volo diretto a Vilnius, subordinando così la ratifica da parte di Ankara all'ingresso della Svezia nell'Alleanza all'apertura all'adesione della Turchia alla Ue. Il presidente turco, che ha incontrato il premier svedese Ulf Kristersson, ha sottolineato che "i progressi del processo per l'ingresso della Svezia nella Nato dipendono dall'applicazione dei principi compresi con il memorandum trilaterale", riferendosi all'accordo tra Ankara, Stoccolma e Helsinki alla vigilia del vertice Nato del giugno 2022 per l'adesione di Svezia e Finlandia nell'Alleanza stessa. Nel corso della giornata poi la svolta. "Sono felice di annunciare che il presidente Erdogan ha concordato di concedere l'ingresso della Svezia nella Nato il prima possibile". Così Stoltenberg al termine dell'incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia.    


I rapporti con la Cina

Le discussioni verteranno poi, anche, sui rapporti con la Cina. Ed è questo uno dei motivi per cui al vertice presenzieranno i leader di paesi alleati ma esterni. Tra i temi al centro degli incontri le posizioni di Pechino relative a quanto accade del Mar Cinese meridionale e orientale. La Cina, attraverso le parole del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha già riferito all’Alleanza di “concentrarsi su come svolgere un ruolo costruttivo per la pace e la stabilità dell’Europa e del mondo”, invece che “esaltare il tema” correlato proprio alla Cina.

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