Nella metropoli si sta registrando un aumento dei prezzi non solo delle abitazioni, ma anche delle tombe. Il costo per uno spazio riservato a una piccola urna costa 53mila dollari e arriva a toccare i 430mila dollari se si tratta di un loculo familiare
Vivere a Hong Kong costa molto, e anche morire. Oltre al mercato immobiliare alle stelle, la metropoli cinese, una delle aree più densamente popolare del mondo, sta registrando un aumento dei prezzi delle tombe. I costi vanno da 53mila dollari, per uno spazio riservato a una singola urna (grande quanto una scatola di scarpe), fino a 430mila dollari nel caso di un loculo familiare da 8 posti.
La torre Shan Sum di Hong Kong
Tra i cimiteri più costosi di Hong Kong c’è sicuramente la torre Shan Sum, nel distretto industriale di Kwai Chung. Si tratta di una struttura privata alta ben 12 piani e decorata all’interno con rifiniture in marmo. Nata da un’idea della donna d’affari Margaret Zee e progettata dall’architetto tedesco Ulrich Kirchhoff, la torre ospita fino a 23mila posti: i prezzi oscillano tra i 76mila dollari per le nicchie che contengono due urne e 430mila dollari per le tombe familiari. A disposizione dei cari in visita c’è anche uno spazio sul tetto, dei terrazzi, un impianto di climatizzazione e app di “geolocalizzazione” per orientare i visitatori all’interno dell’edificio. Praticamente, il costo di una “residenza per defunti” nella regione cinese è superiore a quello di una villa di lusso sulla collina di The Peak (uno dei terreni più costosi ed esclusivi di Hong Kong).
La residenza per defunti più costosa
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la torre Shan Sum non è il cimitero più costoso dell’area. Al primo posto in classifica, secondo il Consumer Council, c’è il complesso situato nella periferia nord di Fanling: si tratta di una sorta di tempio, dove uno spazio per un’urna costa circa 660mila dollari, senza contare le spese di gestione che ammontano a 25mila dollari. Come sottolinea la Cnn, questi investimenti potrebbero non spaventare i paperoni di Hong Kong, se non fosse per il fatto che il “riposo di lusso” è garantito solo per dieci anni, cioè la durata massima della licenza privata della struttura rilasciata dal governo di Hong Kong.