Le forze aeree sudanesi hanno bombardato un quartiere della città di Omdurman, vicino a Khartoum, causando la morte di almeno 22 persone. Secondo l'esercito le vittime sarebbero tutte dei paramilitari, mentre l'Rsf sostiene che si tratti di 31 civili e decine di feriti
Almeno 22 persone sono morte a seguito di un bombardamento delle forze aeree sudanesi a Omdurman, vicino Khartoum. Lo riferisce l’Ap sul profilo Twitter, specificando che si è trattato di uno dei raid più sanguinari mai visti in tre mesi di combattimenti tra due fazioni dell’esercito. L'attacco è avvenuto nel quartiere di Dar es Salaam, precisa il ministero della Salute, che ha parlato di "un numero imprecisato di feriti". Lo stesso ministero ha pubblicato anche dei filmati che mostrano cadaveri a terra coperti da teli e persone che cercano di estrarre i corpi delle vittime dalle macerie.
Le vittime
L'esercito ha affermato di aver colpito posizioni della Forza di Supporto Rapido (Rsf) e di aver ucciso 20 paramilitari, mentre l'Rsf sostiene che siano stati uccisi 31 civili e ferite decine di persone. Secondo quanto scrive il sito arabo al Hadath e il portale sudanese Sudan Ajbar, il ministero della Salute ha parlato di 22 morti e decine di feriti, senza chiarire se si tratti di paramilitari o civili. Dall'inizio del conflitto fra l'esercito e l'Rsf lo scorso 15 aprile, sono almeno 1.133 le persone rimaste uccise, secondo i dati del ministero della Salute. Il dato reale potrebbe essere più alto, tenendo conto delle violenze inter-comunitarie che si sono scatenate nelle regioni del Kordofan e il Darfur. Intanto 2,9 milioni di persone hanno abbandonato le loro case, 700mila delle quali si sono rifugiate nei paesi vicini, in un contesto di violenze, atrocità e abusi sessuali contro le donne.