Secondo la Procura, l’uomo è deceduto nella notte fra sabato e domenica per il probabile "shock violento a livello del torace" causato da un proiettile di "tipo flash-ball", in dotazione alle forze dell’ordine. In città si stavano registrando alcuni scontri, ma "non è possibile determinare se la vittima vi partecipasse o se stesse solo circolando nei paraggi"
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Nella notte fra sabato e domenica un uomo di 27 anni è morto a Marsiglia per il probabile "shock violento a livello del torace" causato da un proiettile di "tipo flash-ball", in dotazione alla polizia. La vittime, a quanto si è appreso, è stata colpita mentre guidava il motorino e si è accasciata sul manubrio. A renderlo noto, solo ieri sera, è stata la Procura di Marsiglia, che ha precisato che "disordini e saccheggi si registravano nella zona quella notte, anche se non è possibile determinare se la vittima vi partecipasse o se stesse solo circolando nei paraggi". Sull’accaduto, ha precisato la Procura, è stata aperta "un'inchiesta per ferite mortali provocate da uso o minaccia di un'arma". La moglie del 27enne, intervistata da radio Rtl, ha detto che l'uomo non stava partecipando alle proteste: "Mio marito non ha fatto nulla di male, guardava la gente, faceva fotografie". "Ho il video che dimostra che mio marito non faceva nulla", ha assicurato la donna, che è in attesa del secondo figlio, aggiungendo: "Quando hanno cercato di salvarlo, era già morto".
Cosa dice la Procura
"Gli elementi dell'inchiesta - precisa una fonte della procura di Marsiglia confermando le notizie diffuse dal quotidiano regionale La Marseillaise e dal settimanale Marianne - permettono di considerare come probabile un decesso causato da uno shock violento al livello del torace provocato da un proiettile di 'tipo flash-ball'". "L'impatto" del proiettile "ha provocato un arresto cardiaco e quindi la morte in un intervallo breve", ha aggiunto la Procura. A Marsiglia durante il weekend si erano verificati gravi scontri e saccheggi nel quadro delle proteste scoppiate dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso a Nanterre da un poliziotto. Fra sabato e domenica era stato schierato in città un numero massiccio di agenti dopo che la notte precedente gli scontri erano stati particolarmente violenti.
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Il caso di Mont-Saint-Martin
Secondo quanto riporta Le Monde, un episodio simile si è verificato a Mont-Saint-Martin dove un 25enne che si trovava in auto con due amici è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da un agente del reparto speciale di polizia Raid. Il ragazzo è in coma e la Procura ha aperto un’inchiesta per "violenza intenzionale".