Dopo un piccolo ritardo dovuto ai venti, tutto si è svolto regolarmente e l'equipaggio è atterrato. Durante il volo il colonnello Walter Villadei, il tenente colonnello Angelo Landolfi, e Pantaleone Carlucci, ricercatore del Cnr hanno condotto 13 esperimenti in diversi ambiti della ricerca. Con loro c'era anche il pilota Nicola Pecile, di Udine, unico collaudatore del nostro Paese finora selezionato dalla Virgin Galactic
Si è conclusa con successo Virtute-1, (Volo italiano per la ricerca e la tecnologia suborbitale), la prima missione suborbitale italiana con equipaggio dell'Aeronautica Militare e del Cnr. Partita dallo spazioporto America di Virgin Galactic (in New Mexico, Usa), la missione ha visto l'equipaggio italiano, composto da due ufficiali dell'Aeronautica Militare e un ingegnere del Consiglio nazionale delle ricerche, decollare a bordo della navicella spaziale VSS Unity (classe SpaceShipTwo), per un volo dalla durata totale di 90 minuti.
Goretti: "Valorizzare e tutelare la space defense e la security
"Il ministero della Difesa ed in particolare l'Aeronautica Militare - ha sottolineato il capo di Stato maggiore generale Luca Goretti - con il proprio patrimonio di competenze è proiettato naturalmente alla valorizzazione e la tutela della space defense e security. Il volo spaziale è un dominio aeronautico tutto da esplorare e rappresenta una sfida tecnologica dove competenze tecniche e industriali nazionali possono fare la propria parte a pieno titolo. Lo sviluppo scientifico, imprenditoriale e militare devono lavorare insieme per assicurare anche in questo dominio la giusta rilevanza. Ciò garantirà il mantenimento della dell'eccellenza nel comparto aerospaziale nazionale".
Al comando della navicella il colonello Villadei
Al comando di Virtute-1, nata da un accordo commerciale tra l'Aeronautica Militare e Virgin Galactic, il colonnello Walter Villadei, ingegnere spaziale e cosmonauta, che ha anche coordinato le attività operative e addestrative dell'equipaggio italiano, che include il tenente colonnello Angelo Landolfi, medico aerospaziale con il ruolo di responsabile per gli aspetti medici dell'equipaggio italiano e degli esperimenti di medicina proposti dall'Aeronautica Militare, e il dottor Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Cnr, con il ruolo di responsabile degli esperimenti di bordo proposti dal Cnr stesso. Durante il volo suborbitale, a seguito allo spegnimento del motore, la cabina della VSS Unity è infatti diventata un laboratorio scientifico all'interno del quale l'equipaggio ha potuto condurre test - in condizioni di microgravità - relativi a medicina, materiali avanzati, fisica dei fluidi, fisiologia.
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Raccolte informazioni durante il volo per fare ricerca
I progetti di ricerca sono stati coordinati dall'Istituto di Medicina Aerospaziale dell'Aeronautica Militare di Milano; dall'Ospedale Maggiore Policlinico e l'Università degli Studi di Milano; dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche della Facoltà di Ingegneria dell'Università Politecnica delle Marche. Le informazioni acquisite forniranno dati utili per la ricerca scientifica applicabile, oltre che al settore tecnologico, a quello medico: i risultati consentiranno di studiare gli effetti di agenti quali radiazioni, radicali liberi e stress ossidativo, alla base di molte patologie e principale causa di invecchiamento cellulare. La missione, che per Virgin Galactic inaugura l'era dei voli commerciali, e' in linea con il Piano spaziale della difesa, che ha lo scopo di incrementare - con il supporto del mondo della ricerca e dell'industria - le attuali conoscenze in materia spaziale, aerospaziale e sul volo suborbitale, verificando e valutando i possibili sviluppi delle tecnologie oggi disponibili.
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Turisti nello spazio
Sono già stati venduti circa 800 biglietti per futuri voli commerciali, pagati tra il 2005 e il 2014 cifre comprese tra 200mila e 250mila dollari, gli ultimi 200 sono costati invece 450mila dollari ciascuno. Virgin Galactic utilizza un aereo nave madre con due piloti, che decolla da una pista, guadagna quota e sgancia un aereo a razzo che si libra nello spazio a quasi Mach 3 prima di tornare sulla Terra. I passeggeri nella cabina dell'aereo spaziale sperimentano alcuni minuti di assenza di gravità e vedono la curvatura del pianeta da più di 80 chilometri di altitudine.