Russia, analisti: "Mosca in situazione molto instabile dopo la ribellione della Wagner"

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Per gli esperti dell'Isw la rivolta dei soldati mercenari "ha messo a nudo la debolezza delle forze di sicurezza russe e ha dimostrato l'incapacità di Putin di usare le sue forze in modo tempestivo per respingere una minaccia interna, erodendo ulteriormente il suo monopolio sulla forza". I media americani scrivono che sia l'intelligence Usa che lo stesso Putin erano a conoscenza dei piani della Wagner

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La marcia ribelle di Yevgeny Prigozhin e della Wagner in Russia si è interrotta grazie alla mediazione del presidente bielorusso Lukashenko, dopo che il gruppo armato di mercenari era riuscito a prendere il controllo della città di Rostov sul Don, uno dei centri più importanti della Russia meridionale. Ma quello che è successo non può essere ignorato: il Cremlino si trova adesso a dover affrontare una situazione "profondamente instabile", sostiene l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Per gli analisti la ribellione della Wagner andrà infatti a danneggiare "in modo sostanziale" sia il governo di Putin che lo sforzo bellico russo in Ucraina. "La ribellione ha messo a nudo la debolezza delle forze di sicurezza russe e ha dimostrato l'incapacità di Putin di usare le sue forze in modo tempestivo per respingere una minaccia interna, erodendo ulteriormente il suo monopolio sulla forza", osserva l’Isw. Si sottolinea poi come i combattenti Wagner, in alcuni casi, siano stati accolti calorosamente dai residenti di Rostov sul Don. Stando a quanto scrive il Washington Post, citando fonti di intelligence Usa, Putin avrebbe saputo dei piani della Wagner "sicuramente 24 ore prima". Non è però chiaro perché non abbia fatto nulla per bloccarli  (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI LIVE - CHI SONO I MERCENARI DELLA WAGNER).

Putin: "Una pugnalata alle spalle a chi combatte sul fronte"

La sfida lanciata da Prigozhin a Putin colpisce soprattutto perché la Wagner è sempre stata un elemento molto importante nella guerra intrapresa da Mosca contro l’Ucraina. Sulla marcia in sé ci sono ancora molti punti poco chiari: c’è chi ipotizza che fosse tutto organizzato ai piani alti del Cremlino, una mossa con cui Putin avrebbe tentato di mostrarsi come un leader moderato capace di tenere a freno le spinte estremiste. Ma c’è anche chi invece è convinto del contrario: non si è trattato di un piano organizzato e quanto successo ha messo in luce la debolezza dell'amministrazione russa. A rinforzare la seconda tesi sono le parole pronunciate da Putin nei cinque minuti di discorso alla Nazione che ha tenuto prima del dietrofront della Wagner. "Le persone che adesso combattono sul fronte hanno ricevuto questa pugnalata alle spalle", ha detto il presidente russo. Poi ha citato la prima Grande Guerra: "Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere".

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Nyt: l'intelligence Usa era informata sui piani della Wagner

Cosa succederà adesso non è chiaro. Soprattutto guardando al futuro di Prigozhin: per ora si sa che dovrebbe andare in Bielorussia e si dice che non dovrà affrontare nessun processo per quello che ha fatto. La 'marcia per la giustizia', come è stata ribattezzata l'impresa della Wagner, arriva dopo mesi in cui Prigozhin ha continuato a lanciare sempre più attacchi contro la gestione della guerra in Ucraina da parte di Putin e della sua squadra. Il capo della Wagner rimprovera a Mosca un’eccessiva morbidezza nel portare avanti il conflitto con Kiev. E se qualche mese fa nessuno si aspettava una tale presa di posizione, in un Paese dove l’espressione del dissenso contro il potere non è esattamente all’ordine al giorno, il New York Times scrive che a Washington già sapevano cosa sarebbe successo. Citando fonti dell’intelligence, la testata Usa riporta che i responsabili della sicurezza nazionale di Washington erano sono stati avvertiti mercoledì scorso che Prigozhin si stava preparando ad agire. La prima preoccupazione era stata su come questo potesse influenzare il controllo di Mosca sul suo arsenale di armi nucleari. Negli Usa, continua il Nyt, l’intelligence teneva d’occhio “da mesi” le crescenti tensioni tra il capo della Wagner e i vertici militari russi, primo su tutti il ministro della Difesa Sergei Shoigu.

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