Guerra Ucraina, von der Leyen: "Russia dovrà pagare costi della ricostruzione"

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La presidente della Commissione europea al termine della Conferenza sulla ricostruzione: "Ho proposto agli Stati membri dell'Ue di destinare 50 miliardi di euro per l'Ucraina". E sull'adesione di Kiev all'Unione: "Non c'è altra strada, siamo a buon punto"

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Dalla Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, esce "un forte messaggio politico: che siamo coinvolti a lungo termine, per tutto il tempo che ci vorrà. Ma c'è anche qualcosa di molto concreto: c'è una promessa di sostegno oltre il 2023, infatti ho proposto agli Stati membri della Ue di destinare 50 miliardi di euro per l'Ucraina". (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Lo dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in un'intervista concessa al Corriere della Sera con un pool di giornali europei (El Mundo, Le Monde, Suddeutsche Zeitung e Ta Nea). "Siamo qui anche per riparare le cose mentre la guerra è in corso - aggiunge - e per aiutare l'Ucraina a continuare a far funzionare la sua economia".

"Sosteniamo il piano ucraino in 10 punti"

Rispetto alla possibilità di destinare alla ricostruzione anche gli enormi beni sequestrati agli oligarchi e allo Stato russi, "sono profondamente convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione. Per questo stiamo preparando una proposta legale prima della pausa estiva". Von der Leyen sottolinea che "tutti vogliamo la pace e non c'è nessuno che vuole la pace più degli ucraini. Ma abbiamo un principio: nulla che riguardi l'Ucraina senza l'Ucraina. L'Ucraina ha presentato un piano in 10 punti e quello è ciò che noi sosteniamo: come punto di partenza è una proposta molto buona".

"Devono compiere sette passaggi per l'ingresso nella Ue"

Per quanto riguarda le prospettive dell'ingresso del Paese nella Ue, "l'Ucraina, nonostante la guerra, sta facendo importanti riforme richieste da noi: devono compiere sette passaggi, ne hanno già fatti due e hanno fatto buoni progressi sugli altri cinque". A ottobre "ci sarà una relazione scritta della Commissione e questo determinerà i passi successivi". Questa guerra "è un momento che fa da spartiacque: la regione deve essere parte dell'Unione europea, altrimenti avremo un problema. Non è possibile - conclude - che Ucraina e Balcani occidentali non diventino membri della Ue".

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