Conferenza ricostruzione Ucraina, von der Leyen: “Ue finanzierà aiuti con asset russi”

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Ansa/Getty

A Londra la due giorni della Ukraine Recovery Conference. La presidente della Commissione europea promette una “proposta prima della pausa estiva’. E dice: “Non ho dubbi, Kiev farà parte dell’Ue”. In un videomessaggio il presidente Zelensky afferma: “La pace sia fondata su sicurezza e democrazia”. Blinken annuncia 1,3 miliardi di nuovi aiuti dagli Usa. Sunak: “Mosca dovrà pagare, da Gb 3 mld”. Tajani ribadisce l'impegno dell'Italia

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Si è aperta a Londra la Conferenza per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina. Un summit a cui prendono parte i ministri degli Esteri di molte potenze della Nato e i vertici dell’Ue (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE). La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che il nuovo strumento per sostenere Kiev che Bruxelles ha proposto di creare nel Quadro finanziario pluriennale dell'Ue, di qui al 2027, sarà finanziato con "trasferimenti dal bilancio Ue, con prestiti" finanziati emettendo titoli "sui mercati dei capitali e, alla fine, con ricavi provenienti dagli asset russi mobilitati. Presenteremo una proposta su questi beni prima della pausa estiva, perché chi ha perpetrato" l'aggressione all'Ucraina "deve rispondere di quello che ha fatto". Gli ucraini, ha aggiunto, "ci dicono che quando immaginano il loro futuro, vedono la bandiera dell'Ue che sventola nelle loro città e io non ho dubbi sul fatto che saranno parte della nostra Unione". Ha anche detto che "la Commissione Europea presenta oggi un nuovo aggiornamento orale sui progressi dell'Ucraina in materia di riforma giudiziaria, lotta alla corruzione, nuove leggi sui media e sulle minoranze nazionali: questa relazione dimostra che l'obiettivo è in vista e che lavoreremo fianco a fianco con l'Ucraina fino al suo raggiungimento".

Von der Leyen: proposta uso beni russi prima dell’estate

"Vogliamo abbinare le riforme ucraine agli investimenti europei. Per ogni passo che l’Ucraina fa verso di noi, l'Unione europea deve fare un passo verso l'Ucraina. Ieri la Commissione europea ha proposto di creare un nuovo strumento per l'Ucraina all'interno del bilancio dell'Unione europea. Garantirà un sostegno finanziario costante fino al 2027. Lo strumento sarà finanziato in tre modi: con sovvenzioni dal bilancio dell'Ue; con prestiti raccolti sui mercati dei capitali; e infine con i proventi dei beni russi immobilizzati. Presenteremo una proposta per questi asset prima della pausa estiva”, ha spiegato Von der Leyen, nel suo intervento alla Conferenza di Londra. ”Ora, quali sono i bisogni stimati? Fino al 2027, il divario di bilancio residuo dell'Ucraina è di circa 60 miliardi di euro. Il fabbisogno per una rapida ripresa è di circa 50 miliardi di euro. Fa in totale 110 miliardi di euro fino al 2027 che non sono coperti. Perciò, ieri ho proposto agli Stati membri dell'Ue di colmare il 45 per cento di questo divario, per un totale di 50 miliardi di euro per l'Ucraina", ha aggiunto. "Lavoreremo con l'Ucraina su un piano corrispondente per gli investimenti e le riforme. Questo piano potrebbe anche diventare un'ancora per tutti i donatori internazionali, compreso il settore privato. Questo è ciò che intendiamo quando diciamo che siamo con l'Ucraina per tutto il tempo necessario", ha ribadito von der Leyen.

Zelensky: “La pace sia fondata su sicurezza e democrazia”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in videocollegamento, ha detto che serve una base per la pace fondata sull'unità, la sicurezza e la democrazia. Zelensky ha delineato cinque aree in cui Kiev ha iniziato a creare una base per la pace. "La prima è il potenziale per l'unità. La seconda è il potenziale per la stabilità. La terza è il potenziale per la crescita. La quarta è il potenziale per la sicurezza. E la quinta, estremamente importante, è il potenziale per la democrazia”. Secondo il presidente, la ricostruzione dell'Ucraina è necessaria per garantire la sicurezza globale. "Ricostruendo l'Ucraina stiamo ricostruendo molto più di un Paese, ricostruiamo il mondo intero per la nostra e le generazioni future". E ha aggiunto: "Questo processo sarà pacifico, stabile e democratico? Dipende da ognuno di noi”.

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Premier ucraino: "Per la ricostruzione ci mancano 6,5 mld"

Il premier ucraino Denys Shmyhal, intervenendo alla Conferenza, ha ringraziato gli Stati alleati per il loro sostegno economico ma ha sottolineato che mancano ancora 6,5 miliardi di dollari per coprire i bisogni immediati del Paese, esclusi gli aiuti militari. Kiev necessità in tutto di circa 14 miliardi di dollari nel breve periodo, di questi 3,3 miliardi sono già stati messi a bilancio dal governo ucraino e 4,3 miliardi sono stati promessi dai partner internazionali. 

Blinken annuncia 1,3 miliardi di nuovi aiuti dagli Usa

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato lo stanziamento di 1,3 miliardi di dollari di aiuti freschi aggiuntivi, da parte degli Usa, per la ricostruzione dell'Ucraina. Di fronte alla platea della Ukraine Recovery Conference in corso oggi e domani a Londra, ha aggiunto che "la Russia sta causando la distruzione dell’Ucraina. La Russia dovrà sostenere i costi per la sua ricostruzione". E ribadisce che gli Usa "saranno al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che serve”. Per avere una pace "duratura" servirà anche costruire le capacità di difesa dell’Ucraina. Per la ricostruzione "i Governi e le istituzioni finanziarie internazionali fanno molto ma non è abbastanza". Vanno coinvolte anche le imprese private.

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Sunak: Mosca dovrà pagare, da Gb 3 miliardi per ricostruzione

In precedenza il premier britannico Rishi Sunak aveva messo sul piatto la promessa di 3 miliardi da parte del Regno Unito, sommando impegni vecchi e nuovi. Il primo ministro britannico ha formalizzato l'impegno sotto forma di prestiti garantiti dalla Banca Mondiale. Sunak ha accusato la Russia di voler "distruggere l'economia ucraina come ha distrutto Bakhmut e Mariupol", aggiungendo che questo non deve essere permesso e che - anzi - Mosca "dovrà pagare" per le devastazioni della guerra. Ha quindi elogiato "la determinazione" attribuita al "governo del presidente Volodymyr Zelensky" anche sul fronte dell'introduzione di "riforme per rendere l'Ucraina più aperta, più trasparente e pronta a ricevere investimenti" importanti.

Faccia a faccia tra Tajani e Blinken

In mattinata c’è stato un breve e cordiale faccia a faccia fra il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il segretario di Stato americano Blinken, a margine della Conferenza internazionale sulla ricostruzione dell'Ucraina. I due ministri - che rappresentano l'Italia e gli Usa all'evento - hanno avuto uno scambio incentrato interamente sul dossier ucraino. Tajani ha ribadito in particolare l'impegno pubblico e privato italiano per la ricostruzione, sottolineando l'importanza della conferenza di Roma. Questa conferenza rappresenta "un messaggio chiaro" rivolto in primo luogo "alla Russia: che esiste un vasto fronte di Paesi uniti nella difesa del diritto internazionale", oltre che a sostegno della libertà dell'Ucraina, ha detto Tajani. "Vogliamo la pace ma la pace è impossibile senza giustizia e giustizia significa libertà per l'Ucraina". Un obiettivo che "passa per la ricostruzione", come premessa verso l'adesione di Kiev "all'Unione Europea".

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