Mattarella a Parigi da Macron, tra cultura e diplomazia

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Pierfrancesco Ferrara

Pierfrancesco Ferrara

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I due presidenti inaugurano la mostra che il Louvre dedica a Napoli con 60 capolavori di Capodimonte esposti al museo parigino. Poi un pranzo privato all’Eliseo. Sul tavolo tanti temi, dalla guerra in Ucraina, all’immigrazione, ai rapporti in Europa

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Una mostra. E molto di più. C’è tanto nell’esposizione che il Louvre dedica a Napoli, accogliendo numerosi capolavori provenienti dal museo di Capodimonte. C’è cultura, innanzitutto. C’è turismo, diplomazia, ma soprattutto amicizia. Come quella tra i due presidenti. Un rapporto lungo e consolidato tra Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron che, insieme, inaugurano “Naples à Paris", importante e significativa mostra in programma dal 7 giugno e fino a dicembre, con 60 opere d’arte provenienti, appunto, dal capoluogo campano accanto ad altrettante del museo parigino. 

La mostra al Louvre

Un momento artistico e culturale unico: è infatti la prima volta che il Louvre dedica uno spazio simile a un altro museo. Opere, quadri e sculture di Caravaggio, Tiziano, Michelangelo e non solo. E i due presidenti l’uno accanto all’altro per un’inaugurazione congiunta e una visita a suo modo storica, con Macron che ospiterà poi Mattarella all’Eliseo, per un pranzo privato e una nota, quella della presidenza francese, che dice tanto del feeling diplomatico tra i due. Mattarella sarà accompagnato al Louvre dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. 

La nota dell'Eliseo

La visita a Parigi di Sergio Mattarella e l'incontro con Emmanuel Macron "testimoniano il rapporto di fiducia e amicizia tra i due presidenti e i legami eccezionali che uniscono i nostri due Paesi", scrive l’Eliseo. Un ulteriore attestato di stima e riconoscimento verso il Capo dello Stato. Anche forse alla luce delle tante incomprensioni degli ultimi anni, tra i governi di Italia e Francia, tensioni il più delle volte appianate proprio grazie all’ottimo rapporto interpersonale tra i due.

Le tensioni tra i governi e il ruolo di Mattarella

La visita arriva in realtà dopo un rasserenamento nelle relazioni diplomatiche tra i due esecutivi che, tra l’autunno e l’inverno, si erano fatte burrascose. Al G7 di Hiroshima, però, il presidente francese aveva avuto un lungo colloquio con la premier Giorgia Meloni. Nessuno strappo, quantomeno recente, da ricucire, quindi, si lascia intendere, ma il consolidamento di una storica alleanza tra Roma e Parigi e tra Quirinale ed Eliseo. Certo in passato il Presidente della Repubblica era dovuto intervenire per sanare lo scontro tra Italia e Francia dopo che il sostegno dell’allora ministro Luigi Di Maio ai Gilet gialli aveva portato Parigi a richiamare il suo ambasciatore. Era il febbraio 2019 e solo una telefonata tra i due presidenti aveva riportato il sereno. Un sereno culminato con la firma del Trattato del Quirinale, nel novembre 2021 ad opera del governo Draghi.

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Le distanze sull'immigrazione

Con l'arrivo del governo Meloni, erano poi ripartire le incomprensioni sul tema dei flussi migratori, con le accuse francesi all’Italia e nuove scintille lo scorso novembre, dopo che il Roma non aveva acconsentito allo sbarco di migranti dalla nave Ocean Viking, della Ong Sos Mediterranèe. Anche in questa circostanza una telefonata tra Macron e Mattarella servì a far rientrare lo scontro. Punzecchiature che poi sono andate avanti per settimane da parte dei ministri francesi, esponenti del partito centrista macroniano. Con invece la premier Meloni che aveva criticato la scelta dell'inquilino dell'Eliseo di organizzare a febbraio una cena con il presidente ucraino Zelensky e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 

Il rapporto Mattarella-Macron

Resta la certezza dell'ottimo rapporto interpersonale creatosi negli anni tra i due presidenti e la consapevolezza che Italia e Francia non possono che collaborare intensamente, sia in chiave bilaterale che europea. Come testimonia l’invito di Macron che di fatto ricambia l’ospitalità ricevuta lo scorso ottobre da Mattarella al Colle. In agenda nel colloquio ristretto ci saranno tutti i principali temi internazionali, dalla guerra in Ucraina al nodo dell'immigrazione, con tutte le sue faticose implicazioni europee, con la visione comune sulla necessita' di un aiuto del Fmi alla Tunisia per evitare nuove ondate di flussi, fino alla trattativa sul nuovo patto di stabilità europeo. Senza tralasciare quelli che potranno essere gli sviluppi nei rapporti di forza  nell’Unione alla luce delle ormai ravvicinate elezioni europee. Temi, tutti, che saranno trattati anche con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, in visita a Roma giovedì prossimo. I due Capi di Stato, Mattarella e Macron, parleranno anche dei rapporti bilaterali alla luce del Trattato del Quirinale che segna una cooperazione rafforzata tra Roma e Parigi.

A handout picture provided by the Vatican Media shows Pope Francis (L)  shakes hands with the President of the Italian Republic, Sergio Mattarella (R), at the end of the Holy Mass and Canonization of ten Blessed in Saint Peter's Square, Vatican City, 15 May 2022.  ANSA/VATICAN MEDIA HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

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