L'Alta Corte di Londra ha rigettato il ricorso presentato contro il ministero dell'Interno britannico, che aveva negato a Harry il diritto di pagarsi di tasca propria una scorta di polizia durante le sue visite nel Regno Unito
Non c'è pace per il Principe Harry nell'ultimo periodo, tra le continue tensioni con la famiglia reale e il recente presunto incidente con la moglie a New York, il secondogenito di Re Carlo III, si è visto oggi respingere dall'Alta Corte di Londra il ricorso presentato contro il ministero dell'Interno britannico, che gli aveva negato il diritto di pagarsi di tasca propria una scorta di polizia, durante le sue visite nel Regno Unito con la famiglia, dopo aver perduto quella garantita di regola a spese dei contribuenti ai soli membri attivi della famiglia reale.
La sentenza
Dopo l'iniziale rifiuto Harry aveva deciso con i suoi avvocati di ricorrere in tribunale, ma il giudice dell'Alta Corte incaricato ha rigettato questa mattina l'istanza presentata. La decisione maturata ha quindi decretato che la polizia potrà dare episodicamente tutela ai Sussex a propria discrezione, ma non potrà essere autorizzata di prassi a concedere scorte dietro pagamento privato a vip o a persone facoltose, pena creare situazioni di privilegio.