A citare l'avvocato braccio destro di Trump è la sua ex assistente. Dopo la prima denuncia pubblica di gennaio ora la donna aggiunge dettagli che sono stati depositati presso la corte di Manhattan. Come riferito dal suo portavoce, l'ex sindaco di New York "in modo inequivocabile respinge tutte le accuse"
Rudy Giuliani è stato accusato di abusi sessuali. L’ex sindaco di New York nonché avvocato tuttofare e braccio destro di Donald Trump è stato denunciato da una sua ex assistente. La donna, che cita Giuliani per danni, sostiene di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con lui in cambio del posto di lavoro. Per questo motivo, Noelle Dunphy ha chiesto un risarcimento di dieci milioni di dollari.
Le accuse della ex assistente
Nel 2019, come la donna ha raccontato, Giuliani l’avrebbe ricattata chiedendole prestazioni sessuali e promettendole in cambio guadagni fino a un milione l’anno. Le richieste dell’ex sindaco newyorkese però non si sono fermate lì e sono proseguite anche nei due anni successivi. Dunphy ha ricordato alcuni episodi nei quali Giuliani le avrebbe chiesto di lavorare nuda o avvolta solo dalla bandiera americana o ancora di spogliarsi durante le videochiamate. La donna ha aggiunto ora altri dettagli alla prima denuncia pubblica fatta a gennaio. Il fascicolo si arricchisce quindi di 69 pagine depositate alla corte statale di Manhattan. Ted Goodman, portavoce di Giuliani, ha dichiarato che l'ex sindaco di New York "in modo inequivocabile respinge tutte le accuse".
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Giuliani si lasciava andare a commenti "sessisti, razzisti e antisemiti"
Nelle nuove pagine di deposizione Noelle Dunphy ha raccontato come Rudy Giuliani avrebbe avuto l'abitudine di chiedere alla sua ex assistente di praticargli sesso orale mentre era al telefono con alcune persone, tra cui l'ex presidente Donald Trump. L'ex sindaco, secondo la sua accusatrice, "si lasciava andare a insulti alimentati dall'alcol e che comprendevano riferimenti sessisti, razzisti e antisemiti". Questo comportamento, sostiene la donna, aveva reso l'ambiente di lavoro "insopportabile". Dunphy era stata licenziata nel gennaio 2021, senza venire pagata.