New York, il Roosevelt Hotel diventa un rifugio per migranti

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L'albergo con circa mille stanze a Midtown Manhattan, chiuso tre anni fa durante la pandemia di Covid-19, riapre i battenti come "centro di arrivo per i richiedenti asilo" e rifugio di emergenza nel tentativo di gestire l'intenso afflusso di migranti in arrivo nelle prossime settimane

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Il Roosevelt Hotel di New York diventa un rifugio per migranti. Chiuso tre anni fa durante la pandemia di Covid dopo un secolo di attività l'albergo con circa mille stanze a Midtown Manhattan, a pochi passi dalla Fifth Avenue e dalla famosa Grand Central Station, riaprirà per accogliere le famiglie di migranti con bambini che continuano ad arrivare in città. Lo ha annunciato il sindaco di New York Eric Adams.

Anche servizi legali

Il Roosevelt Hotel ha aperto 175 camere, e altre 675 saranno agibili entro la fine della settimana. Il sindaco ha spiegato che il Roosevelt Hotel, aperto nel 1924, fornirà ai richiedenti asilo anche una serie di servizi legali, medici e di ricongiungimento con famiglie o amici, oltre a dare loro un rifugio. I richiedenti asilo, in arrivo in autobus o in aeroporto, saranno indirizzati a questo nuovo centro di accoglienza. Gli immigrati che invece sono già ospitati nei rifugi possono recarsi al Roosevelt per ricevere una varietà di servizi.

Il Titolo 42

La città si attende un aumento di arrivi di migranti in seguito alla revoca del Titolo 42, introdotto durante la pandemia e che permetteva l'esplusione immediata delle persone che varcavano il confine in modo irregolare. New York ha accolto oltre 65 mila migranti dallo scorso agosto e più di 30 mila sono ospitati in rifugi che forniscono anche cibo e servizi vari.

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