
Usa Weekly News, il governo Biden decreta la fine del Titolo 42, Trump in diretta alla CNN
L’amministrazione Biden ha decretato la fine del Titolo 42, varato da Trump nel periodo del Covid per bloccare ed espellere le persone che cercavano asilo in America. In merito a questo il ministro per la sicurezza interna Alejandro Mayorkas ha ribadito che “I nostri confini non sono aperti”. Donald Trump, invece, ha partecipato ad un dibattito pubblico della CNN, ma è stato condannato a pagare un ingente indennizzo a Jean Carrol, per “averla aggredita sessualmente”
A cura di Valentina Clemente

Stop al Titolo 42 - Il governo Biden ha decretato la fine del Titolo 42, legge varata da Trump nel 2020 in tempi di covid che ha permesso di bloccare e di espellere le persone che cercavano asilo negli Stati Uniti. Nel frattempo, l’amministrazione Biden ha messo in atto nuove restrizioni sull'asilo e ha mobilitato migliaia di agenti delle forze dell’ordine

New York dopo lo stop al Titolo 42 – La Grande Mela ha raggiunto il limite dell’ospitalità per i migranti e il sindaco dem Eric Adams sospende temporaneamente (con un ordine esecutivo già in vigore) una vecchia norma che garantisce a chiunque ne abbia bisogno "il diritto ad un tetto" entro la notte stessa e, in caso di una famiglia, il diritto a stanze private con bagno e cucina, evitando assembramenti. La svolta arriva in vista della temuta ondata di migranti al confine col Messico dopo la decadenza del titolo 42, le misure di emergenza per il covid

Accordo per sceneggiatori Hollywood - Il Presidente Joe Biden ha chiesto che si arrivi rapidamente a un “accordo equo” sulle trattative contrattuali per gli sceneggiatori cinematografici e televisivi di Hollywood in sciopero. “Spero sinceramente che lo sciopero degli sceneggiatori a Hollywood si risolva e che gli scrittori ricevano al più presto l’accordo equo che meritano”, ha dichiarato durante la proiezione di un film alla Casa Bianca in onore della comunità asiatica-americana

Trump show alla CNN - Ha promesso di mettere fine alla guerra in Ucraina in 24 ore, di non dare più armi a Kiev, perché “tocca all’Europa”, ribadito la difesa al Secondo emendamento (che garantisce il diritto ad armarsi), non si è sbilanciato sulla possibilità di firmare una legge che vieti l’aborto a livello federale, e ha ribadito di non conoscere la scrittrice Jean Carroll: Trump ha risposto in diretta per più di un’ora durante un dibattito della CNN, con un faccia a faccia con gli elettori, nella prima uscita dopo la condanna per abusi sessuali.

Trump & CNN - Donald Trump ha sfoderato tutto il suo repertorio di insulti per tenere testa all’anchor della Cnn Kaitlan Collins, che l'ha incalzato con domande sull’inchiesta relativa alle carte segrete della Casa Bianca portate nella sua residenza a Mar-a-Lago. “Sei una persona cattiva, non mi fai rispondere”, ha attaccato l’ex presidente Usa suscitando l’applauso della platea di elettori del partito repubblicano. Il tycoon ha poi accusato Joe Biden di aver portato documenti presidenziali nella sua casa in Delaware

“Ha aggredito sessualmente” - Donald Trump non ha stuprato ma ha aggredito sessualmente la scrittrice Jean Carroll nel 1996 e l’ha diffamata: è il verdetto raggiunto dalla giuria nel processo civile a New York contro il tycoon, che dovrà pagare un indennizzo di oltre 2 milioni di dollari. Trump era accusato dalla scrittrice di averla violentata nel camerino dei grandi magazzini Bergdorf Goodman e di averla diffamata, quando aveva respinto le accuse, definendo Carroll una persona che si “era inventata tutto” per avere visibilità

“Il verdetto è una vergogna” – “Non ho assolutamente idea di chi sia questa donna. Questo verdetto è una vergogna. Una continuazione della più grande caccia alle streghe di tutti i tempi”: così Donald Trump su Truth, dopo il verdetto di condanna per abuso sessuale e diffamazione emesso dalla corte di Manhattan

“Silenzio” - Un giudice di New York ha messo il bavaglio social a Donald Trump nel procedimento penale che lo vede accusato di aver falsificato documenti aziendali per comprare il silenzio di due amanti e di un portiere che rischiavano di compromettere la sua campagna presidenziale nel 2016. Un caso nato dalla vicenda della pornostar Stormy Daniels. Accogliendo una richiesta dell'accusa, il giudice ha emesso un “ordine protettivo” che gli impedisce di condividere o postare sulle piattaforme online le informazioni ricevute dalla sua difesa

“Troppo vecchio” - Gli studenti americani sono scettici su un possibile secondo mandato del presidente e chiedono un’alternativa, minacciando di non presentarsi alle urne per le elezioni del 2024 se la scelta sarà fra Biden e Donald Trump. L'opinione più diffusa fra i giovani è che il presidente sta facendo bene ma è troppo anziano: ci sarebbe bisogno di un volto nuovo, spiegano

Per Biden, riporta il Wall Street Journal, si tratta di una sfida non da poco che il presidente intende affrontare con l'appoggio dei giovani deputati democratici, quelli in grado di comunicare al meglio e alla pari con le nuove generazioni che si sentono mal rappresentate da un presidente ottantenne

Harris 2024 - Kamala Harris al lavoro per il 2024. La vicepresidente ha creato un piccolo gruppo di alleate per aiutarla a portare avanti la sua battaglia contro il divieto dell’aborto, uno dei temi cruciali nelle prossime presidenziali. Secondo indiscrezioni, Harris ha incontrato nei giorni scorsi nella sua residenza 14 donne attiviste e sostenitrici dei diritti civili per metter a punto la strategia e far sì che il messaggio arrivi a tutti gli americani

Suarez 2024? - Il sindaco di Miami Francis Suarez valuta una sua possibile candidatura alla Casa Bianca. Lo ha ammesso lo stesso Suarez in un’intervista a Politico. Nel caso dovesse candidarsi sarebbe l'unico ispanico al momento ad aspirare alla Casa Bianca e non è escluso che la sua discesa in campo potrebbe cambiare gli equilibri fra gli aspiranti repubblicani al 2024

“Ignorare i pronomi” - Il governatore repubblicano del North Dakota, Doug Burgum, ha firmato un disegno di legge che consente agli insegnanti delle scuole pubbliche e ai dipendenti del governo statale di ignorare i pronomi che usano i loro studenti e colleghi transgender. La nuova misura richiede anche ai docenti di informare i genitori o i tutori legali se un alunno è transgender, e vieta a questi ultimi di utilizzare il bagno in base al genere da loro scelto, senza la previa approvazione di un genitore o tutore