
Ucraina, attacco al Cremlino: chi potrebbe averlo organizzato. Tutte le ipotesi
I piani alti di Mosca non sembrano aver dubbi: si è trattato di un attentato ucraino. Ma Kiev ha subito smentito qualsiasi coinvolgimento. Intanto si fa strada anche l'ipotesi di un’operazione “sotto falsa bandiera”, cioè commessa dagli stessi servizi di Putin per scopi politici

Dopo che due droni hanno cercato di colpire il Cremlino nella notte tra il 2 e il 3 maggio, ci si interroga su chi ci sia davvero dietro all’attacco. I piani alti di Mosca non sembrano aver dubbi: si è trattato di un attentato ucraino. Ma Kiev ha subito smentito qualsiasi coinvolgimento: “Non abbiamo nulla a che fare con quanto accaduto”
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In Ucraina, ad occuparsi dei radi segreti in Russia, è la Gur (intelligente militare), anche se - come scrive Repubblica - non li rivendica quasi mai, per scelta politica. Già a ottobre, però, un video pubblicato dalla stessa Gur mostrava sabotatori in una base militare russa a dimostrazione di saper infiltrare le sue squadre in profondità
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E di recente un tribunale russo ha incriminato il 37enne generale Budanov - a capo della Gur - per l’attacco sul ponte sullo stretto di Kerch a ottobre. Inoltre l’amministrazione Biden a gennaio aveva fatto pressione proprio su Budanov perché il 24 febbraio 2023, a un anno dall’inizio della guerra, non lanciasse “attacchi di massa” contro Mosca, come rivelato dal Washington Post. Non si specificava che tipo di attacchi, ma il fatto ha dimostrato che ci sia la Gur dietro alle operazioni più importanti contro la Russia (IN FOTO, UN'IMMAGINE D'ARCHIVIO DEL CONFLITTO)
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Ci sono comunque altre ipotesi da tenere in considerazione sull’attacco al Cremlino. La prima è che sia stato lanciato da un gruppo partigiano russo, cioè da dissidenti interni

La seconda ipotesi è che si tratti di un’operazione “sotto falsa bandiera”, quindi commessa dagli stessi servizi di Putin per scopi politici. Un azione “false flag”, come viene chiamata in gergo, potrebbe infatti giustificare una dura reazione di Mosca

L'attacco con i droni al Cremlino potrebbe essere "un'operazione organizzata dall'apparato russo per far ricadere la colpa su qualcun altro", in questo caso ovviamente sugli ucraini, osserva Mara Morini, senior fellow del Centro studi Geopolitica.info e docente di Politics of Eastern Europe all'Università di Genova. "Questa operazione avviene a pochi giorni dalla parata del 9 maggio e servirebbe a confermare la narrazione di una Russia che si deve difendere dagli attacchi ucraini", aggiunge Morini

Ma c'è di più: "Kiev, la capitale, e soprattutto la classe politica ucraina potrebbero tornare a essere gli obiettivi della Russia. Oppure Mosca potrebbe avviare immediatamente una controffensiva russa, anticipando quella ucraina", dice Morini

Mosca intanto ha fatto sapere che risponderà all'attacco al Cremlino quando lo riterrà necessario, come ha detto l'Ambasciatore russo all'Onu: "Cosa farebbero gli americani se un drone colpisse la Casa Bianca, il Campidoglio o il Pentagono? La risposta è ovvia per chiunque: la punizione sarebbe dura e inevitabile". Nella notte c'è stato un attacco aereo su Kiev ed esplosioni sono state udite anche a Zaporizhzhia e Odessa
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