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Ucraina, cardinale Parolin: "Missione di pace della Santa Sede ci sarà"

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Il cardinale segretario di Stato vaticano commenta le rivelazioni sulla missione di pace della Santa Sede per avvicinare Russia e Ucraina: "Mi sorprende che Kiev e Mosca abbiano detto di non esserne a conoscenza. Che posso aggiungere oltre a quello che ha detto papa Francesco? Ecco, lui ha detto che è in corso, che ci sarà la missione, che sarà annunciata nel momento in cui sarà pubblica"

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La missione della Santa Sede per la pace tra Russia e Ucraina, annunciata dal Papa durante il volo di ritorno da Budapest, "si farà". Ne è sicuro il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, parlando con i giornalisti a margine di un evento su don Tonino Bello all'Università Lumsa.

Parolin: missione verrà annunciata quando sarà pubblica

Parolin ha sottolineato: "Mi sorprende che Kiev e Mosca abbiano detto di non esserne a conoscenza. Che posso aggiungere oltre a quello che ha detto papa Francesco? Ecco, lui ha detto che è in corso, che ci sarà la missione che sarà annunciata nel momento in cui sarà pubblica". E alla domanda se la missione è in corso o se ci sarà, ha precisato: "ci sarà". Secondo il segretario di Stato vaticano, comunque, alla missione non è collegata la presenza del metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, questa mattina al 'baciamano' del Papa all'udienza generale. Un momento comunque importante nelle relazioni tra la Santa Sede e il Patriarcato moscovita, anche in vista di quell'incontro col patriarca Kirill, per ora sospeso, ma che il Papa ha ribadito che "si dovrà fare". 

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Parolin: missione di pace? Mosca e Kiev ne sono a conoscenza

Poi Parolin ha auspicato un cessate il fuoco: "Tutte le azioni belliche soprattutto se servono a creare un clima più di ostilità, non avvicinano certo la pace. Non so se ci sono le condizioni oggi per un cessate il fuoco. Speriamo... credo che anche questa iniziativa - se ci sarà - del Vaticano dovrebbe andare in quel senso. Come sempre abbiamo detto si vorrebbe arrivare a una cessazione dei combattimenti e poi avviare un processo di pace". Sulle affermazioni di Kiev e Mosca che hanno entrambe dichiarato in questi giorni di non essere al corrente di iniziative diplomatiche del Papa, il cardinale segretario di Stato ha precisato: "A mia conoscenza, erano e sono a conoscenza" della missione. 

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