Francia, attesa per nomina del nuovo premier. Concluso colloquio Macron-Bayrou
MondoQuesta mattina il leader centrista Francois Bayrou è stato di nuovo a colloquio con il presidente francese. Da giorni si moltiplicano voci e speculazioni sul nome del successore di Michel Barnier. In corsa ci sarebbero anche l'ex socialista Bernard Cazeneuve e l'ex ministro Roland Lescure
Manca poco all'atteso annuncio del nuovo premier francese. Questa mattina il leader centrista Francois Bayrou è stato all'Eliseo per un nuovo colloquio con Emmanuel Macron, dopo quello di ieri sera. Da giorni si moltiplicano voci e speculazioni sul nome del successore di Michel Barnier, sfiduciato, e quello di Bayrou (MoDem), storico alleato di Macron, è stato al primo posto fino a poco tempo fa. Il nome però è stato respinto dalle forze di sinistra che dovrebbero entrare nel prossimo esecutivo. Per questo motivo, sul tavolo, al momento, c’è anche il nome dell'ex socialista Bernard Cazeneuve e del candidato a sorpresa, l'ex ministro Roland Lescure. Secondo fonti ministeriali, comunque, il passaggio di consegne alla guida del governo è atteso a fine mattinata a Matignon, equivalente parigino di Palazzo Chigi.
Le trattative
La decisione sul nuovo premier era attesa già ieri sera, poi l’Eliseo ha rimandato a questa mattina. La ricerca di un accordo sui nomi, di un impegno per la "non sfiducia", - come è stata definita l'intesa di martedì all'Eliseo fra il presidente e i partiti dell'arco politico (senza le ali estreme) - è quindi andata avanti per per tutta la serata di ieri e oltre. Due giorni fa, senza entrare nella logica dei nomi del premier, della coalizione che governerà o dei programmi, Macron e i suoi interlocutori avevano trovato un punto di caduta: il governo si impegna a non ricorrere al famigerato 49.3, l’articolo della Costituzione che consente di far passare una legge senza discussione in Parlamento, semplicemente mettendo la fiducia. I partiti in cambio garantirebbero la cosiddetta 'non sfiducia': pur se fuori dalla coalizione o in disaccordo con parte dei contenuti del programma, non ricorrerebbero alle mozioni per rovesciare l'esecutivo, come avvenuto 10 giorni fa con quello di Michel Barnier. Il premier dimissionario aveva posto la fiducia sulla parte della manovra finanziaria che riguardava i conti della Sécurité Sociale, la previdenza sociale. La gauche del Nfp, il Nuovo Fronte Popolare, aveva presentato una mozione di sfiducia, e il Rn, il Rassemblement National di Marine Le Pen, aveva fornito i voti decisivi per far cadere il governo.