Francia, il nuovo premier è Francois Bayrou

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Questa mattina il leader centrista era stato di nuovo a colloquio con il presidente francese. Poi è arrivato l'annuncio. Ora Bayrou è incaricato di formare un nuovo governo. Nel pomeriggio il passaggio di consegne con Barnier. "Davanti a noi l'Himalaya del deficit, il risanamento è un problema morale, non solo finanziario", ha detto

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Il nuovo premier della Francia è Francois Bayrou. Ad annunciarlo, dopo una lunga attesa, è stato l'Eliseo. Il leader centrista questa mattina era stato all'Eliseo per un nuovo colloquio con Emmanuel Macron, dopo quello di ieri sera. Da giorni si moltiplicavano voci e speculazioni sul nome del successore di Michel Barnier, sfiduciato, e quello di Bayrou (MoDem), storico alleato di Macron, era sempre stato al primo posto. Nel pomeriggio il premier designato ha detto: "Non ignoro nulla dell'Himalaya che si erge davanti a noi", evocando la necessità di risanare i conti pubblici. "Nessuno più di me conosce la difficoltà della situazione" politica e di bilancio del Paese, ha sottolineato il centrista. Il deficit della seconda economia della zona euro, ha avvertito, "è una questione che pone un problema morale, non solo finanziario". Dopo la manovra fallita di Barnier, ora Bayrou dovrà proporre una legge di bilancio in grado di trovare una maggioranza in parlamento. 

La decisione dell'Eliseo

La notizia della nomina è stata formalizzata in un comunicato dell'Eliseo, con un testo di sole poche righe in cui viene affidato a Bayrou il mandato di "formare il nuovo governo". Nel pomeriggio il premier uscente Michel Barnier ha accolto a palazzo Matignon il successore per il passaggio di consegne. Il personale della sede del governo ha accolto con un lunghissimo applauso Barnier, che ha ringraziato appoggiandosi una mano sul cuore.

Chi è Bayrou

Bayrou, 73 anni, è il presidente del MoDem, principale partito di centro. È stato fin dalla prima campagna elettorale di Emmanuel Macron un sostenitore e una guida per il presidente, ma spesso ci sono stati anche dei disaccordi fra i due e, da ultimo, il lungo colloquio di questa mattina tra lui e il presidente - secondo fonti della presidenza - sarebbe stato molto teso. Bayrou viene dalla Francia Sud-Occidentale e si definisce un "uomo di campagna". È stato ministro dell'Istruzione e sindaco della città di Pau.

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Attal: "Bayrou per difesa dell'interesse generale"

Per l'ex capo del governo Gabriel Attal, Francois Bayrou ha "le qualità per difendere l'interesse generale". In un messaggio pubblicato su X, l'ex premier si è compiaciuto della nomina del leader centrista Bayrou a Matignon. "In questo momento molto difficile che sta attraversando il nostro Paese, so che ha le qualità per difendere l'interesse generale e costruire la stabilità essenziale che i francesi si aspettano", ha assicurato il presidente di Renaissance. In un'Assemblea divisa in 11 gruppi, Attal assicura che i deputati del gruppo presidenziale "condividono questi obiettivi e saranno al suo fianco". 

Le trattative

La decisione sul nuovo premier era attesa già ieri sera, poi l’Eliseo ha rimandato a questa mattina. La ricerca di un accordo sui nomi, di un impegno per la "non sfiducia", - come è stata definita l'intesa di martedì all'Eliseo fra il presidente e i partiti dell'arco politico (senza le ali estreme) - è quindi andata avanti per per tutta la serata di ieri e oltre. Due giorni fa, senza entrare nella logica dei nomi del premier, della coalizione che governerà o dei programmi, Macron e i suoi interlocutori avevano trovato un punto di caduta: il governo si impegna a non ricorrere al famigerato 49.3, l’articolo della Costituzione che consente di far passare una legge senza discussione in Parlamento, semplicemente mettendo la fiducia. I partiti in cambio garantirebbero la cosiddetta 'non sfiducia': pur se fuori dalla coalizione o in disaccordo con parte dei contenuti del programma, non ricorrerebbero alle mozioni per rovesciare l'esecutivo, come avvenuto 10 giorni fa con quello di Michel Barnier. Il premier dimissionario aveva posto la fiducia sulla parte della manovra finanziaria che riguardava i conti della Sécurité Sociale, la previdenza sociale. La gauche del Nfp, il Nuovo Fronte Popolare, aveva presentato una mozione di sfiducia, e il Rn, il Rassemblement National di Marine Le Pen, aveva fornito i voti decisivi per far cadere il governo.

   

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