Ucraina, prima telefonata Xi Jinping-Zelensky da inizio guerra. Cina: “Promuoviamo pace”

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I presidenti cinese e ucraino hanno avuto un colloquio telefonico, il primo dall’inizio della guerra russa. La Cina “si è sempre schierata dalla parte della pace e la sua posizione centrale è quella di promuovere la pace e i colloqui”, ha detto Xi. E ancora: "Non ci sono vincitori in una guerra nucleare". Zelensky ha definito la telefonata “lunga e significativa”. Mosca: "Prendiamo atto della disponibilità cinese ma riteniamo che il problema non sia la mancanza di buoni piani". Usa: “Contenti si siano parlati”

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Il presidente cinese Xi Jinping e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto oggi un colloquio telefonico, il primo dall’inizio della guerra russa in Ucraina. La Cina “si è sempre schierata dalla parte della pace e la sua posizione centrale è quella di promuovere la pace e i colloqui”, ha detto Xi. Pechino ha poi fatto sapere che invierà a Kiev un “rappresentante speciale del governo”. Zelensky ha definito la telefonata “lunga e significativa”. “Credo che questa chiamata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un potente impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali”, ha aggiunto. Il colloquio telefonico, ha precisato il ministero degli Esteri cinese, si è tenuto su richiesta del presidente ucraino. “La Cina può giocare un ruolo importante” nella risoluzione del conflitto, ha detto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ospite di Sky TG24 (GUERRA IN UCRAINA: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - L'INTERVISTA A KULEBA).

Xi: la Cina "si è sempre schierata dalla parte della pace”

La complessa evoluzione della crisi ucraina "ha avuto un forte impatto sulla situazione internazionale" e la Cina "si è sempre schierata dalla parte della pace e la sua posizione centrale è quella di promuovere la pace e i colloqui", ha detto Xi durante la telefonata. Su questa base, Pechino ha anche pubblicato il documento 'La posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina', rimarcando che "la Cina non è né l'artefice né la parte coinvolta nella crisi ucraina". Tuttavia, "in qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu e di grande Paese responsabile, non guarderemo il fuoco dall'altra parte, né aggiungeremo benzina al fuoco o useremo la crisi come opportunità per trarne profitto". La Cina, ha continuato Xi, "persisterà nel persuadere la pace e promuovere i colloqui e farà i propri sforzi per fermare la guerra, cessare il fuoco e ripristinare la pace il prima possibile", inviando anche "un rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici in visita in Ucraina e in altri Paesi per condurre una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina".

In Ucraina "un rappresentante speciale del governo cinese”

L’invio di un rappresentante cinese è stata confermata anche dalla portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying. Sarà Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli Affari eurasiatici ed ex ambasciatore in Russia, a guidare la delegazione speciale per risolvere la crisi in Ucraina. Ad annunciarlo è stato Yu Jun, vicedirettore del Dipartimento per l'Asia centrale e l'Europa presso il ministero degli Esteri di Pechino.

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Xi: “Non ci sono vincitori in una guerra nucleare”

Tornando alla telefonata con Zelensky, Xi Jinping ha aggiunto che “il dialogo e la negoziazione sono l'unica via d'uscita praticabile" e che "non ci sono vincitori in una guerra nucleare". Nell'affrontare la questione nucleare, "tutte le parti interessate dovrebbero rimanere calme e sobrie, concentrarsi veramente sul futuro e sul destino di se stesse e di tutta l'umanità, gestire e controllare congiuntamente la crisi", ha aggiunto Xi, secondo il resoconto del network statale Cctv. “Il rispetto reciproco di sovranità e integrità territoriale è la base politica delle relazioni Cina-Ucraina", ha detto ancora Xi Jinping. Ha aggiunto che "le relazioni Cina-Ucraina hanno attraversato 31 anni di sviluppo e raggiunto il livello di partenariato strategico. Apprezzo la ripetuta enfasi del presidente Zelensky su sviluppo delle relazioni e cooperazione con la Cina e ringrazio l'Ucraina per aver fornito grande assistenza all'evacuazione dei cittadini cinesi" nel 2022.

“La Cina è disposta a collaborare con l'Ucraina”

Le due parti, ha aggiunto ancora Xi, "dovrebbero concentrarsi sul futuro, persistere nella visione e nella pianificazione delle relazioni bilaterali da una prospettiva a lungo termine, continuare la tradizione di rispetto reciproco e sincerità e promuovere lo sviluppo del partenariato strategico". La volontà della Cina di sviluppare i legami bilaterali, spiega ancora il resoconto, "è coerente e chiara. Indipendentemente da come cambia la situazione internazionale, la Cina è disposta a collaborare con l'Ucraina per promuovere la cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i due Paesi". La Cina ha fornito diversi lotti di assistenza umanitaria all'Uzbekistan ed è disposta a continuare a farlo "nell'ambito delle sue capacità".

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Zelensky: “Telefonata lunga e significativa”

Zelensky, su Twitter, riguardo al colloquio ha scritto: "Ho avuto una telefonata lunga e significativa con il presidente cinese Xi Jinping. Credo che questa chiamata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un potente impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali". Zelensky infatti, dopo la telefonata, ha nominato Pavel Ryabikin ambasciatore dell'Ucraina presso la Repubblica popolare cinese. Secondo il resoconto cinese, il presidente ucraino si è congratulato con Xi per il suo terzo mandato alla guida della Repubblica popolare e avrebbe affermato che Kiev si "attiene alla politica della 'Unica Cina' e spera di realizzare una cooperazione globale" con Pechino a favore di "un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali" e per lavorare insieme a favore della pace e della stabilità nel mondo. Zelensky, continua Cctv, "ha presentato le sue opinioni sull'attuale crisi in Ucraina, ha ringraziato la Cina per la sua assistenza umanitaria e ha accolto con favore l'importante ruolo della Cina nel ripristinare la pace e risolvere la crisi attraverso mezzi diplomatici".

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Le reazioni di Usa e Russia

Dopo la notizia della telefonata, non sono mancate le reazioni di Russia e Usa. Kiev "rifiuta ogni sana iniziativa per la soluzione del conflitto", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando il colloquio. "Prendiamo atto della disponibilità cinese a compiere sforzi per i negoziati ma riteniamo che il problema non sia la mancanza di buoni piani", ha scritto poi su Telegram. "Le autorità ucraine e i loro curatori occidentali hanno già dimostrato la loro capacità di ostacolare le iniziative di pace. Pertanto, qualsiasi appello alla pace difficilmente può essere adeguatamente percepito dai burattini controllati da Washington", ha aggiunto. Diversa la reazione americana. "Siamo contenti che Xi e Zelensky si siano parlati. È da tempo che chiediamo che la Cina ascolti la prospettiva ucraina", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby. "Non possiamo sapere se questa telefonata porterà a qualcosa. Sta all'Ucraina e Zelensky decidere se vogliono sedersi al tavolo dei negoziati per la pace", ha aggiunto. E ha spiegato: "Non siamo stati avvertiti in anticipo della telefonata”

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