"Oggi il mondo ha perso un leader nella ricerca della giustizia per le vittime del genocidio e dei crimini correlati", ha dichiarato da Washington il Museo americano per la memoria dell'Olocausto
È morto all'età di 103 anni Ben Ferencz, l'ultimo procuratore vivente del processo di Norimberga che processò i nazisti per genocidio e fu tra i primi testimoni esterni a documentare le atrocità dei campi di concentramento della Seconda guerra mondiale. Ne ha dato notizia il figlio, Donald Ferencz: "Se mio padre avesse potuto fare un'ultima dichiarazione, sono certo che avrebbe detto 'il diritto e non la guerra'".
La morte
Ferencz è deceduto venerdì sera in una casa di cura a Boynton Beach, in Florida. "Oggi il mondo ha perso un leader nella ricerca della giustizia per le vittime del genocidio e dei crimini correlati", ha dichiarato da Washington il Museo americano per la memoria dell'Olocausto. Ferencz aveva 27 anni quando nel 1947 a Norimberga sostenne l'accusa con i componenti detgli Einsatzgruppen, unità mobile nazista di sterminio, che operò in Europa orientale con esecuzioni sommari. Furono 22 gli imputati di cui Ferencz ottenne la condanna. Il pm aveva tra l'alatro quantificato in un milione le vittime di quella che defini' "Shoah per arma da fuoco".
Chi era
Nato in Europa, nella regione dei Carpazi, ed emigrato negli Usa con la famiglia quando aveva soli 10 mesi, Ferencz si laureò in legge ad Harvard e si arruolò nelle forze armate durante la seconda guerra mondiale. Prima di essere nominato pubblico ministero a Norimberga, fece parte di unità combattenti. Nella sua ultima intervista, trasmessa nel maggio dell'anno scorso dalla rete televisiva americana Cbs, aveva definito il presidente russo Vladimir Putin "un criminale di guerra" e aveva affermato che la Russia dovrebbe essere portata davanti alla Corte penale internazionale per l'invasione dell'Ucraina. Inoltre, instancabile difensore dei diritti umani, ha anche scritto nove libri e decine di articoli, tenuto innumerevoli discorsi e viaggiato per il mondo fino ai suoi 90 anni diffondendo il suo motto di "legge non guerra". "Sono stato dannatamente fortunato a vivere così a lungo", ha detto Ferencz a Nbc News a novembre in quella che è stata la sua ultima intervista ai media. "Spero di aver fatto del bene durante la mia vita."
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