La 28enne neutralizzata dalla polizia dopo avere aperto il fuoco nell'istituto di cui era stata un'ex alunna. Si definiva transgender e avrebbe lasciato un manifesto, del quale non sono stati pubblicati i contenuti. Le armi erano state acquistate legalmente. Il profilo
Un assalto pianificato e studiato in ogni singolo dettaglio. È quello portato a termine da Audrey Elizabeth Hale, la 28enne killer transgender che ha aperto il fuoco alla Covenant School di Nashville, negli Stati Uniti, uccidendo sei persone, tra cui tre bambini. Hale, ex alunna della scuola, laureata e grafica di professione, è entrata nella scuola aprendo una delle porte laterali a colpi di arma da fuoco: era in possesso di piantine dell'edificio. Prima di compiere la strage avrebbe lasciato un manifesto del quale la polizia non ha ancora rivelato i contenuti. La stessa polizia non ha confermato che il suo definirsi transgender abbia a che fare con le ragioni del gesto.
Le armi acquistate legalmente
La killer era armata con due fucili d'assalto e una pistola acquistati legalmente e non aveva precedenti penali. Come confermato dagli inquirenti, Hale ha eseguito un atto mirato, messo a punto dopo aver sorvegliato e studiato nel dettaglio le piantine e le mappe della scuola.
L'ipotesi di un'altra scuola valutata come bersaglio
Secondo le prime ricostruzioni, la killer si era detta "risentita" dall'aver dovuto frequentare una scuola cristiana, anche se chi la conosceva non aveva notato in lei particolari segni di instabilità. Per i vicini, "era una ragazza molto dolce", una ragazza "normale, forse un po' troppo tranquilla. Non c'è nulla che avrebbe mai portato a pensare che sarebbe stata capace di un gesto simile o che lei o la sua famiglia avessero avuto accesso a una pistola". Alcune fonti di polizie sostengono, infine, che avesse valutato di colpire un'altra scuola prima di sferrare l'assalto alla Covenant School.