Nel documento il patron di Tesla suggerisce che la valutazione della società oggi è molto lontana dai 44 miliardi di dollari da lui sborsati lo scorso ottobre. Da quando ha assunto il controllo di Twitter, il magnate ha ridotto la forza lavoro del gruppo da 7.500 a meno di 2.000 dipendenti ricorrendo a diverse ondate di licenziamenti
Il contenuto di un memo inviato da Elon Musk allo staff di Twitter è stato pubblicato sui media americani. Secondo il magnate oggi l’azienda vale meno della metà di quello che lui ha pagato lo scorso ottobre, perdendo quindi in quasi sei mesi oltre 20 miliardi di dollari. Nel documento Musk suggerisce che la società è ora valutata meno di 20 miliardi di dollari, molto lontana dai 44 sborsati dal patron di Tesla. E la forte svalutazione dell'azienda segue proprio la turbolenta acquisizione del magnate.
La visione di Musk
Elon Musk giustifica la brutale contrazione della valutazione con le difficoltà finanziarie vissute dal gruppo. In questo contesto non va dimenticato che da quando ha assunto il controllo di Twitter, Musk ha ridotto la forza lavoro del gruppo da 7.500 a meno di 2.000 dipendenti ricorrendo a diverse ondate di licenziamenti. Nella nota, il businessman sostiene di vedere "un percorso difficile ma chiaro" verso una valutazione del gruppo intorno ai 250 miliardi di dollari, senza menzionare una scadenza temporale.
approfondimento
Twitter, nuovo round di licenziamenti per almeno 200 persone
Le azioni di Twitter
Alcuni grandi inserzionisti hanno lasciato la piattaforma e la società di investimento Fidelity ha svalutato il valore delle sue azioni del 56%. La misura del valore di Twitter si basa sull'offerta da parte di Musk di stock grant, generalmente utilizzate come mezzo per incentivare i dipendenti: si tratta di un'opportunità per acquistare azioni che non possono essere vendute fino a un determinato momento, al contrario delle stock option.