Le azioni dell'istituto erano crollate dopo che il numero uno della banca nazionale saudita aveva detto no a ulteriori investimenti in caso di richiesta di liquidità aggiuntiva
Colpo di scena nella Saudi National Bank. Il presidente della banca nazionale saudita, Ammar Abdul Wahed Al Khudairy le cui dichiarazioni hanno recentemente contributo a far crollare le azioni della Credit Suisse, ha rassegnato le dimissioni. “Lascia l’incarico per motivi personali” fa sapere in una nota l’istituto di credito di Riad. Secondo quanto riporta Bloomberg, il successore è stato individuato in Saeed Mohammed Al Ghamdi, l’amministratore delegato della più grande banca commerciale dell’Arabia Saudita.
Le dichiarazioni di Al Khudairy
In un'intervista all'inizio di questo mese, Al Khudairy aveva dichiarato che la Saudi National Bank non sarebbe stata aperta a ulteriori investimenti nel Credit Suisse se ci fosse stata un'altra richiesta di liquidità aggiuntiva. Le sue parole hanno creato il panico,nel comparto azionario, anche a seguito del rapito fallimento della Silicon Valley Bank. Gli azionisti di Credit Suisse hanno visto ridursi notevolmente il valore del loro investimento. Credit Suisse alla fine ha accettato una vendita di emergenza a Ubs per oltre 3 miliardi di dollari.
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Il successore
Al Khundairy è diventato presidente della Saudi National Bank nel 2021 quando è stata creata in seguito alla fusione di National Commercial Bank e Samba Financial Group. La Saudi National Bank nota come SNB AlAhli è una della più grande banca commerciale dell’Arabia Saudita che possiede il 9,9% del Credit Suisse. Saeed Mohammed Al Ghamdi, amministratore delegato della Banca nazionale saudita, succede a Al Khudairy come presidente. L'istituto di Riad ha nominato Talal Ahmed Al Khereiji, suo vice ad, come amministratore delegato ad interim.