Russia, pubblicati in Italia gli scritti di Ivan Il'in, il filosofo amato da Putin

Mondo
©IPA/Fotogramma

Era anti bolscevico e fu esiliato da Lenin. Scrisse nel 1950 che "uno smembramento della Russia sarebbe un azzardo politico senza precedenti nella storia, le cui conseguenze disastrose colpirebbero l'umanità per un lungo periodo di tempo". Un personaggio controverso raccontato dalla studiosa Olga Strada

 

ascolta articolo

Sono stati da poco pubblicati in Italia gli scritti del filosofo russo Ivan Il'in che ha influenzato Vladimir Putin. "Sulla Russia" (Aspis) a cura di Olga Strada, autrice, a lungo artefice di scambi culturali fra Italia e Russia ed ex direttrice dell'Istituto di cultura italiano a Mosca, raccoglie i due testi "Sulla Russia. Tre discorsi", del 1934, e "Cosa riserverà al mondo lo smembramento della Russia", del 1950, del filosofo russo riscoperto, come altri pensatori emigrati dopo la Rivoluzione, solo negli anni Ottanta del Novecento, testi che individuano, come traccia per garantire uno stato forte in Russia, il riconoscimento della spiritualità insita nella storia del Paese.

 

Puntin depose fiori sulla sua tomba

Nel gennaio del 2014 Putin, pochi mesi prima di imbarcarsi nell'avventura della Crimea e del Donbass, regalò ai governatori delle regioni della Federazione, ai funzionari del Cremlino e ai dirigenti di Russia unita opere di filosofi fra cui "Le nostre missioni" di Il'in (gli altri due sono Nicolas Berdiaev e Vladimir Soloviev). Ma nel 2009, l'allora Premier aveva deposto fiori sulla tomba di Il'in al cui pensiero era stato introdotto dal regista Nikita Mikhalkov. La prima citazione, che ruota intorno al concetto di 'idea russa' basata su nazione e spiritualismo, risale al discorso del Presidente di fronte alle camere riunite nell'aprile del 2005,

approfondimento

Russia, il piano di Putin per la guerra: cosa sappiamo

Deportato sui "piroscafi dei filosofi" organizzati da Lenin

"Numerose sono le citazioni degli scritti di Il'in alle quali il Presidente russo ha fatto ricorso in occasione degli interventi pubblici di maggiore spicco, tra questi quello pronunciato il 30 settembre del 2022, data in cui è stata ratificata l'annessione nel corpo della Federazione russa di quattro territori ucraini: Donetsk, Luhansk e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia", scrive Strada nella prefazione in cui ricorda che "esattamente cento anni prima, il 29 settembre del 1922, Il'in abbandonava per sempre la sua patria insieme a un folto gruppo di esponenti dell'Intelligenzia", a bordo di uno dei cosiddetti "piroscafi dei filosofi" organizzati da Lenin per allontanare dal Paese gli scomodi oppositori.

 

approfondimento

Putin incolpa Lenin per la creazione dell'Ucraina: ecco perché

Mondo: I più letti