Riforma pensioni Francia, Macron esclude scioglimento del Parlamento e rimpasto governo

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Ansa e Ipa

In un incontro con i leader della maggioranza il presidente francese ha escluso la possibilità di mandare a casa i parlamentari o di costituire un nuovo esecutivo, nonostante la premier Borne sia stata salvata dalla sfiducia per soli 9 voti. Ha però chiesto alla maggioranza di "ascoltare e placare la rabbia dei francesi". In pochi giorni sono state oltre 1000 le manifestazioni di piazza non dichiarate contro l’innalzamento dell’età pensionabile. Nella notte tra lunedì e martedì quasi 300 fermi, di cui 234 a Parigi

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Per il momento in Francia niente rimpasto di governo né scioglimento del Parlamento. Sembra aver deciso così il presidente Emmanuel Macron che ha comunicato la volontà di non mettere mano né all’Assemblée Nationale, che ieri ha salvato per 9 voti l'esecutivo, né allo stesso governo di Elisabeth Borne, contestato da giorni nelle piazze francesi per la riforma delle pensioni, durante l’incontro con i leader della maggioranza. Allo stesso tempo, però, il presidente francese non pare intenzionato a indire un referendum, per chiedere ai cittadini un parere sul tanto discusso innalzamento dell’età pensionabile. Domani il presidente Macron spiegherà le sue ragioni ai francesi durante l'intervista televisiva delle 13 da parte dei giornalisti di TF1 e France 2. Già oggi comunque, parlando ai fedelissimi a porte chiuse, Macron ha riconosciuto qualche errore. "A quanto pare, non siamo riusciti a comunicare i giusti motivi alla base di questa riforma", ha commentato secondo fonti presenti alla riunione citate dalla France Presse. Poi ha parlato della necessità di "placare" e "ascoltare la rabbia" dei francesi, sottolineando però che la "folla" che manifesta contro la riforma non ha "legittimità dinanzi al popolo che si esprime sovrano attraverso gli eletti": le rivolte, ha detto, "non possono avere la meglio sui rappresentanti del popolo".

Una questione di metodo

Secondo quanto è trapelato da uno dei partecipanti alla riunione, Macron avrebbe chiesto ai suoi di presentare "entro due o tre settimane massimo" delle "proposte" in vista di un "cambiamento di metodo e di agenda delle riforme". Il presidente ha cercato di minimizzare il voto di ieri in Parlamento, pur sostenendo come “vincere in una votazione non può essere fatto passare come una sconfitta”, ma ha soprattutto recitato un sostanziale mea culpa sul percorso accidentato della riforma delle pensioni, passata soltanto grazie alla blindatura prevista dall’articolo 49.3, che ha evitato il voto in Parlamento. "A quanto pare, non siamo riusciti a comunicare i giusti motivi alla base di questa riforma", ha dichiarato Macron. Nel frattempo, la premier Borne ha voluto ringraziare i parlamentari della maggioranza recandosi personalmente all'Assemblée Nazionale, dove ha sottolineato la loro "tenacia" nell'emiciclo, specie dinanzi alle "intimidazioni" delle opposizioni.

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La protesta di piazza

Da giorni si susseguono le manifestazioni di piazza nelle principali città francesi, prima tra tutte Parigi: secondo il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, sarebbero state “oltre 1.200 le manifestazioni non dichiarate, talvolta violente, organizzate in Francia a partire da giovedì scorso”. Nella notte tra lunedì e martedì, proteste a Parigi e in molte altre città della Francia in seguito al passaggio della legge di riforma delle pensioni: il bilancio è di 287 fermi, di cui 234 soltanto nella capitale. Proprio Parigi ha deciso oggi di attivare un'unità di crisi per gestire l'attuale situazione nella Ville Lumière, che presenta 9mila tonnellate di spazzatura ancora in strada per lo sciopero dei netturbini che prosegue a oltranza da due settimane. "In un frangente come questo serve calma: per questo chiedo al governo a ritirare la sua riforma e ad avviare il dialogo con le parti sociali", ha dichiarato la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. Nonostante il passaggio della legge e la vittoria di misura del governo in aula sulla sfiducia, le manifestazioni sono destinate a continuare: in occasione del nono giorno di protesta, previsto per giovedì prossimo, la prefettura schiererà in Francia 12mila poliziotti, di cui 5mila nella sola Parigi. Il percorso della manifestazione nella capitale francese attraverserà tutto il centro della Ville Lumière: la partenza sarà presso la  Bastiglia e poi si procederà lungo rue de Rivoli, in direzione della place de l'Opéra.

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