
Francia, la sfiducia al governo non passa. Scontri a Parigi e in altre città. FOTO
Dopo che il 20 marzo l’esecutivo di Elisabeth Borne è stato salvato per 9 voti, gruppi di manifestanti si sono riuniti a Parigi nei pressi di Place des Invalides e di Place Vauban, non lontano dall'Assemblée Nationale. Alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme. Nella capitale francese sono state 171 le persone fermate

Esplode la rabbia in Francia dopo il "salvataggio" per soli 9 voti del governo di Elisabeth Borne, dalla mozione di sfiduci in Assemblée Nationale. Al centro del malcontento nei confronti dell'esecutivo, la riforma delle pensioni, diventata legge senza il voto del Parlamento
Francia, non passa la mozione di sfiducia al governo Borne dopo la riforma delle pensioni
A Parigi gruppi di manifestanti si sono trovati, nei pressi della zona di Place des Invalides. Altri verso Place de la Concorde. All'altezza di Place Vauban, non lontano dalla zona di Palais Bourbon (dove si trova il Parlamento francese, l'Assemblée Nationale), alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme. Nella capitale sono state 171 le persone fermate
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La polizia è schierata da lunedì mattina fra Concorde e Champs-Elysées, che restano vietati agli assembramenti, e la zona di Invalides
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Situazione tesa anche a Tolbiac, nel 13 arrondissement, il quartiere universitario dove è stato deciso un blocco da parte degli studenti. Gli agenti di polizia hanno affrontato giovani incappucciati

Scontri si sono registrati nei pressi dell'Assemblée Nationale fra i manifestanti e la polizia. Oggetti sono stati lanciati da parte di chi protesta contro gli agenti, che avevano l’ordine di disperdere la manifestazione, non autorizzata. In risposta, diverse cariche e lancio di lacrimogeni

Proteste anche nelle università di Parigi e Bordeaux: in entrambi i casi alcuni studenti hanno occupato le facoltà

Intanto dopo il voto parlamentare la premier Elisabeth Borne si è detta “determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie alla Francia”. Poco prima di recarsi all’Eliseo dal presidente Emmanuel Macron, la premier ha dichiarato: “Sono determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie al nostro Paese con i miei ministri e a consacrare tutta la mia energia a rispondere alle attese dei nostri concittadini"

In un tweet pubblicato poco prima di recarsi all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron, la premier ha scritto: “Giungiamo al termine di un cammino democratico di questa riforma essenziale per il nostro Paese. È con umiltà e gravità che ho impegnato la mia responsabilità e quella del mio governo. Per il nostro sistema di pensioni per ripartizione. Per il nostro modello sociale”

Dopo il risicato voto di fiducia per il suo governo, Emmanuel Macron ha deciso di rispondere: è infatti previsto per domani sera un ricevimento dei parlamentari che sostengono l'esecutivo mentre, in mattinata, ci sarà un vertice all'Eliseo con la premier Borne e i leader della maggioranza

Da quanto riferisce "Repubblica" nei pressi di place Vauban alcuni manifestanti si sono scontrati con la polizia, che li avrebbe allontanati anche utilizzando degli spray. Nella zona ora sarebbe tornata la calma

Nei pressi della stazione di Saint-Lazare di Parigi, così come nei pressi dell'Opéra Garnier, i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni cassonetti e ai sacchi della spazzatura che ormai da giorni sono accumulati in vari quartieri della città in seguito allo sciopero dei netturbini contro la riforma delle pensioni, che procede da settimane

Nella protesta di Parigi non mancano ovviamente i giovani, come la ragazza nella foto che tiene in alto un cartello che dice "La gioventù si solleva e la Repubblica sta sudando"(c'è il gioco di parole tra l'acronimo LRES e LREM, La République en Marche, sigla del movimento politico macroniano)

Una manifestazione spontanea si sta svolgendo a Strasburgo, sulla piazza Kléber, dopo il voto in Assemblea nazionale a Parigi che ha visto respingere la mozione di censura contro il governo di Elisabeth Borne. Manifestazioni spontanee, più o meno violente, in diverse città: da Rennes a Nantes, da Tolosa a Rouen
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