Atteso un "martedì nero": sono previste 260 manifestazioni in tutto il Paese, mentre si stima che saranno oltre un milione i manifestanti che dovrebbero scendere in piazza. Stop anche nei trasporti. La riforma di Macron vuole alzare a 64 anni l'età minima per lasciare il lavoro, rispetto ai 62 attuali
La Francia si ferma nuovamente domani per la sesta giornata di protesta contro la riforma delle pensioni, ed è tutto pronto per l'annunciato "martedì nero", la prova di forza definitiva dopo cinque giornate di mobilitazione da gennaio, quella che dovrà "bloccare il paese" secondo alcuni sindacalisti, addirittura "metterlo in ginocchio" secondo altri. Mentre il governo va avanti e continua con l'approvazione in Senato, articolo dopo articolo, della contestata riforma delle pensioni, che nelle intenzioni di Emmanuel Macron dovrebbe portare a 64 anni l'età minima per lasciare il lavoro, rispetto ai 62 attuali. Secondo un sondaggio delle ultime ore, il 56% dei francesi approva la decisione di andare fino in fondo con la protesta con lo sciopero generale di domani, che potrebbe essere prolungato ad oltranza.
Previste 260 manifestazioni
In mattinata il portavoce del governo, Olivier Véran, è stato ancora una volta durissimo, distinguendo ai microfoni di BFM TV fra "quelli che contestano e quelli che vogliono bloccare il Paese": "Lanciare un appello a bloccare tutto - ha detto - significa rimettere in discussione la legittimità delle nostre istituzioni dopo aver perso a più riprese le elezioni". Pesanti disagi sono previsti in tutti i settori pubblici, mentre il governo ha lanciato un appello a chi vuole lavorare a restare a casa in "smart working". Sono previste 260 manifestazioni in tutto il Paese, mentre si stima che saranno oltre un milione i manifestanti che dovrebbero scendere in piazza.
Stop anche nei trasporti
Forti disagi anche nel settore dei trasporti: nella giornata di domani si annuncia infatti un traffico molto perturbato con un terzo/un quinto dei treni in servizio per la Sncf e tra la metà e un terzo dei convogli per la Ratp. Le metropolitane funzioneranno principalmente nelle ore di punta mentre è prevista la chiusura di alcune stazioni. Non solo: si conta che venga inoltre cancellato tra il 20% e il 30% dei voli. Mobilitati anche il settore energetico, i netturbini e i camionisti.