Naufragio migranti, Papa Francesco: "Dolore per le vittime di Cutro, fermare trafficanti"

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"Rinnovo a tutti il mio appello, affinché non si ripetano simili tragedie", ha detto il pontefice durante l'Angelus. "I viaggi della speranza non si trasformino più in viaggi della morte", ha aggiunto. La premier Meloni: "Facciamo nostre le sue parole"

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"Rinnovo a tutti il mio appello, affinché non si ripetano simili tragedie, i trafficanti di esseri umani siano fermati". Queste le parole di Papa Francesco durante l’Angelus di oggi. Il pontefice ha ricordato la tragedia di Steccato di Cutro (Crotone), dove, nel naufragio di un barcone di migranti, sono morte almeno 70 persone, tra cui anche molti bambini (GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI). "I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte", ha detto ancora Bergoglio (LO SPECIALE SUI MIGRANTI DI SKY TG24).

Bergoglio: "Acque non siano più insanguinate"

Il Papa ha poi detto di pregare "per le numerose vittime, i familiari e i sopravvissuti” e ha espresso “apprezzamento e gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso i nostri fratelli e sorelle". E ha chiesto: "Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti". "Il Signore ci dia la forza di capire e di piangere", ha poi aggiunto.

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Meloni: "Facciamo nostre parole del Papa"

Le parole di Bergoglio sono state riprese poco dopo dalla premier Meloni, che ha spiegato come il messaggio del Papa rappresenti "un grande richiamo per tutte le Istituzioni". "Come governo facciamo nostre" le parole del Papa, "continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare", ha scritto Meloni su Facebook.

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