Capo della Casa Bianca dal 1976 al 1980, 98 anni, dal 2015 è in lotta contro un tumore. A dare l'annuncio è la sua Fondazione di beneficenza, il Carter Center, dal 1982 impegnata a combattere le malattie e le guerre nel mondo. Nel 2002 ha vinto il Premio Nobel per la Pace
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L'ex presidente democratico Usa Jimmy Carter, da tempo gravemente malato, ha iniziato a ricevere cure palliative a casa. Dopo alcuni brevi ricoveri in ospedale, “ha deciso di trascorrere il tempo che gli resta a casa con la sua famiglia e di ricevere cure in hospice invece di ulteriori interventi medici”, fa sapere la sua fondazione di beneficenza, che chiede di rispettare la privacy dell’ex presidente ed esprime "gratitudine per la preoccupazione degli ammiratori". Carter, 98 anni, è stato il 39esimo capo della Casa Bianca. Eletto nel 1976, dopo aver sconfitto Gerald Ford, nel 1980 è stato battuto da Ronald Reagan.
La malattia
Carter ha scoperto di essere malato di tumore nel 2015. Dopo una serie di cure iniziali di successo, nel 2019 è tornato in ospedale a causa di una ricaduta dalla quale non è più riuscito a riprendersi.
Dagli accordi di Camp David al Nobel per la Pace
Nato il 1° ottobre 1924 a Plains, dal 1971 al 1975 Carter è stato governatore della Georgia. Durante il suo mandato presidenziale riuscì a ristabilire il difficile rapporto tra Washington e Pechino e con Mosca firmò il trattato SALT-2 per limitare la proliferazione delle armi nucleari strategiche, poi mai ratificato. Sotto la sua presidenza, Egitto e Israele siglarono alla Casa Bianca gli accordi di Camp David. Uscito dalla politica dopo la sconfitta contro Reagan, nel 1982 Carter fonda il Carter Center, fondazione di beneficenza con l’obiettivo di mettere fine alle guerre e di combattere le malattie nel mondo. Anche per questo, nel 2002, vince il Premio Nobel per la Pace.