"Il suo posto non è il carcere di Haren, deve stare a casa con la figlia di ventiquattro mesi", ha detto l'avvocato Sven Mary parlando con la stampa a margine dell'udienza sul riesame della custodia cautelare dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo in carcere dal 9 dicembre scorso
"Le condizioni di detenzione di Eva Kaili sono difficili, il suo posto non è il carcere di Haren, deve stare a casa con la figlia di ventiquattro mesi. Siamo davanti a una mamma che ha sua figlia che deve essere cresciuta dal nonno....non credo che sia adatto alla bambina e non penso neppure che sia il posto della signora Kaili, la prigione di Haren".
"Chiederemo braccialetto elettronico"
Lo ha detto l'avvocato Sven Mary parlando con la stampa a margine dell'udienza sul riesame della custodia cautelare dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo in carcere dal 9 dicembre scorso nell'ambito del Qatargate. "Chiederemo la scarcerazione oppure che venga disposto per lei un regime di sorveglianza elettronica", ha aggiunto.
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Udienze sospese
Le udienze previste oggi alla Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles per Eva Kaili, Marc Tarabella e Antonio Panzeri nell'ambito del Qatargate sono state sospese in attesa del sostituto del giudice istruttore Michael Claise, dopo la richiesta di ricusazione avanzata questa mattina dai legali di Tarabella. Lo riferisce il difensore di Kaili, Sven Mary. "Claise oggi non può essere presente perché c'è una richiesta di ricusazione e - ha spiegato l'avvocato - significa che il giudice non può più svolgere la sua funzione fino a quando la Corte d'appello non si esprimerà sulla richiesta o egli stesso deciderà di lasciare il caso".