Terremoto in Siria, partiti da Pisa gli aiuti italiani destinati alle popolazioni colpite

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Due C130 della 46esima aerobrigata dell'Aeronautica militare sono decollati da Pisa per Damasco con uomini, mezzi e materiali destinati ad aiutare le popolazioni colpite dal sisma

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In risposta al terremoto dello scorso 6 febbraio in Turchia e Siria, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale continua a inviare aiuti nelle aree terremotate. Due C-130 dell'Aeronautica Militare sono decollati oggi - a distanza di un'ora l'uno dall’altro - dall'aeroporto di Pisa con un nuovo carico di uomini e mezzi.  Diretti a Beirut saranno poi trasferiti in Siria. A bordo ci sono 4 autoambulanze , 14 medici oltre a farmaci e materiali sanitari offerti dal gruppo San Donato della regione Piemonte, che saranno destinati alla Mezzaluna Rossa siriana per l'assistenza alle popolazioni colpite dal sisma. Alle operazioni di carico ha assistito il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Ettore Sequi, su incarico del vicepresidente del consiglio Tajani.

 

Crosetto : “Non possiamo girarci dall'altra parte”

"Di fronte ad una tragedia di tale portata non possiamo girarci dall'altra parte" ha detto il Ministro della Difesa, Guido Crosetto. "L'umanità non deve fermarsi ai confini degli Stati, è necessario oltrepassare limiti e sanzioni per salvaguardare la vita umana. Ho raccolto l'urlo di dolore e ho disposto l'impiego di due velivoli dell'Aeronautica militare che porteranno aiuti umanitari in Libano dove la Mezzaluna Rossa è già pronta per il trasporto in Siria" . Con queste parole Crosetto ha ribadito la volontà di aiutare in maniera concreta le popolazioni colpite dal terremoto. Le attività condotte in stretto coordinamento con la Protezione civile hanno visto due C-130 dell’Aeronautica Militare far decollare due velivoli con a bordo personale medico e materiale da destinare alla popolazione siriana. 

 

epa10455053 A man watches as rescuers and volunteers search for survivors under the rubble of collapsed houses, in Harim town near Idlib, Syria, 08 February 2023. More than 11,000 people have died and thousands more injured after two major earthquakes struck southern Turkey and northern Syria on 06 February. Authorities fear the death toll will keep climbing as rescuers look for survivors across the region.  EPA/KARAM AL-MASRI

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Le operazioni di soccorso

 

In questo momento il personale della Difesa (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri) sta contribuendo con diverse attività alle operazioni di soccorso a favore delle popolazioni di Turchia e Siria. L'Italia ha già inviato diversi aiuti destinati in Turchia. Ieri, la nave San Marco della Marina militare, è partita dal porto di Brindisi diretta ad Alessandretta con a bordo un ospedale da campo, messo a disposizione alla Regione Piemonte alla Protezione civile, e altri beni raccolti anche attraverso donazioni di privati e di associazioni.  Nei giorni scorsi sono partiti un velivolo P180 e due C130 dell'Aeronautica Militare con a bordo medicinali, materiale sanitario e squadre di soccorso che sono attualmente impegnate nelle operazioni di salvataggio. 

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