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Migranti, leader Ue: riconosciuta “specificità frontiere marittime”. Frenata su jet a Kiev

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©Ansa

Al termine del vertice Ue e dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 leader sono riusciti a trovare un fronte comune: più attenzione al controllo e alla protezione delle frontiere da un lato, flessibilità sull'uso dei fondi esistenti ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall'altro. "Sono molto soddisfatta di questo Consiglio, ma credo che ci siano temi che vadano approfonditi", ha commentato Giorgia Meloni

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Chiudere il vertice Ue dei leader in un solo giorno, a costo di fare notte fonda. Questa la linea per cui propendeva il presidente Charles Michel e a questo, alla fine, è giunto l’incontro cui ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente ucraino Zelensky. Infatti, dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 leader sono riusciti a trovare un fronte comune: più attenzione al controllo e alla protezione delle frontiere da un lato, flessibilità sull'uso dei fondi esistenti ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall'altro. "Sono molto soddisfatta di questo Consiglio, ma credo che ci siano temi che vadano approfonditi", ha commentato il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni al termine del vertice stesso.

Le decisioni sul tema migranti

Come detto, al centro delle discussioni, anche il tema dei migranti. “Il Consiglio europeo riconosce la specificità delle frontiere marittime, inclusa la salvaguardia delle vite umane, e sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione sulle attività di Ricerca e salvataggio, e in questo contesto, prende nota del rilancio del gruppo di contatto sull'azione di Search & Rescue". Questo quanto emerso dalle discussioni dei leader, come riferito nelle conclusioni del Consiglio europeo terminato proprio nella notte. “Il Consiglio europeo invita la Commissione europea a finanziare misure da parte degli Stati membri che contribuiscano direttamente al controllo delle frontiere esterne dell'Ue, come i progetti pilota di gestione delle frontiere, e al rafforzamento del controllo delle frontiere nei Paesi chiave sulle vie di transito verso l'Unione europea", è emerso ancora.

Von der Leyen: “Per protezione confini non solo fondi Ue”

"Quello che abbiamo concordato è che per la protezione delle frontiere abbiamo bisogno di un pacchetto integrato con tre fonti di finanziamenti: i finanziamenti nazionali, i contributi bilaterali e poi i finanziamenti dell'Ue". Questo il commento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio europeo straordinario. "Ci vogliono telecamere, la sorveglianza elettronica, le strade, il personale, i veicoli, le torri di controllo: tutti questi aspetti devono essere parti di un pacchetto integrato”, ha spiegato ancora. “Il focus è avere frontiere funzionanti così che quando qualcuno arriva a una frontiera ci sarà una procedura identica in tutte le frontiere esterne dell'Ue", ha poi riferito. 

Frenata sui jet a Kiev

Ma se, sul fronte migranti, i leader hanno trovato una quadra, su quello della consegna di jet all’Ucraina, per far fronte alla guerra, che c’è ancora stallo. "È impossibile consegnare gli aerei all'Ucraina a breve", ha spiegato il presidente francese Emmanuel Macron. Si tratta di una frenata significativa dal momento che arriva dopo il vertice a tre, all'Eliseo, tra lo stesso Macron, Olaf Scholz e Zelensky. Proprio a loro due l'Ucraina puntava per convincere l'Europa ad inviare jet che Kiev ritiene necessari. Alla fine del vertice, in sostanza, il pressing non ha trovato il consenso necessario tanto che anche Ursula von der Leyen e Charles Michel sono rimasti prudenti.

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