
Gerusalemme, vandalizza una statua lignea di Gesù: arrestato un cittadino americano
Un turista statunitense di circa 40 anni è stato fermato dalla polizia per aver colpito una statua lignea di Gesù nella Cappella della Flagellazione, nella città vecchia. Il fatto è stato denunciato su Twitter da padre Nicodemus Schnabel, Vicario Patriarcale che ha definito l'uomo "un ebreo estremista" ed ha pubblicato un video sul social

Un cittadino statunitense di circa 40 anni è finito in manette a Gerusalemme per aver rovesciato una statua di Gesù Cristo nella Cappella della Flagellazione, prima tappa della Via dolorosa. "È stato arrestato un turista americano sospettato di aver vandalizzato una statua in una chiesa della Città Vecchia", ha reso noto la polizia israeliana, precisando che l'uomo verrà interrogato e sarà aperta una indagine a riguardo
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Le autorità israeliane hanno fatto sapere che verrà anche valutata la salute mentale dell'uomo. "Trattiamo con serietà i danni a istituzioni e siti religiosi. La polizia continuerà ad agire contro atti di violenza e vandalismo nei luoghi sacri di ogni religione", sottolinea il comunicato diffuso dalla polizia
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Gli agenti hanno riferito di aver effettuato l'arresto con l'aiuto di un guardiano della cappella. L'uomo fermato viene descritto come "un estremista ebreo" dal Vicario patriarcale padre Nicodemus Schnabel, che ha postato su Twitter le immagini della statua lignea rovesciata e sfregiata, oltre ad un video del vandalo bloccato a terra da una guardia
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Majid al-Rishq, una delle guardie della cappella, ha detto all'agenzia stampa turca Anadolu di aver visto l'americano varie volte in zona nei giorni scorsi

L'americano ha tentato di colpire col martello anche il guardiano, che l'ha però sopraffatto

"Seguiamo con preoccupazione e condanniamo fermamente questa sequenza crescente di gravi atti di odio e di violenza nei confronti della comunità cristiana in Israele", ha sottolineato la Custodia di Terra Santa, in una nota a firma di fra Francesco Patton e del segretario padre Alberto Joan Pari

La Custodia parla di "crimine in odio" alla fede collegato "alla serie di attacchi" diretto contro i cristiani in Israele "nell’ultimo mese" e ricorda che "non è un caso che la legittimazione della discriminazione e della violenza nell’opinione pubblica e nell’attuale scenario politico israeliano si traduca poi anche in atti di odio e di violenza contro la comunità cristiana"

"Ci aspettiamo e chiediamo che il governo israeliano e le forze dell’ordine agiscano con decisione per garantire la sicurezza per tutte le comunità, per garantire la tutela delle minoranze religiose e per sradicare il fanatismo religioso, questi gravi fenomeni di intolleranza, questi crimini d’odio, e gli atti di vandalismo diretti contro i cristiani in Israele", spiega il comunicato della Custodia

La Custodia ha poi ricordato che "si tratta del quinto incidente verificatosi nelle ultime settimane". "Proprio la scorsa settimana - ha spiegato - alcuni turisti sono stati attaccati da un gruppo di ebrei religiosi che sono entrati a Porta Nuova. Hanno compiuto atti vandalici in New Gate, vicino alla sede della Custodia di Terra Santa, scagliando sedie, tavoli e bicchieri e trasformando il quartiere cristiano in un campo di battaglia"

"Circa due settimane fa - ha continuato la Custodia di Terra Santa - un cimitero cristiano a Gerusalemme è stato vandalizzato, i graffiti 'Morte ai cristiani' sono stati scritti sui muri di un monastero nel quartiere armeno e sono stati vandalizzati i locali usati come chiesa nel centro maronita di Ma'alot"

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