Messico, influencer napoletano scambiato per narcos: rilasciato dopo interrogatorio

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"Giunto al controllo passaporti il poliziotto comincia a sfogliare il mio documento e a fissarmi. Sfoglia e mi fissa" ha raccontato Giuseppe Russo sul suo profilo Facebook aggiungendo: “Mi sequestrano cellulare e bagaglio a mano e mi lasciano in una stanzetta buia, da solo, in attesa di non so cosa". La brutta avventura fortunatamente ha avuto un lieto fine

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Saranno sembrate eterne quelle tre ore scarse trascorse da un influencer napoletano sotto interrogatorio all’aeroporto di Cancun. Protagonista della disavventura è Giuseppe Russo, creatore di una pagina Facebook con oltre un milione di followers "Il mio viaggio a Napoli", rimasto nelle mani delle autorità messicane appena atterrato per una vacanza con la fidanzata, perché scambiato per un narcotrafficante. Il racconto è stato pubblicato sul suo profilo social dallo stesso Russo. "Potrebbe capitare anche a voi, quindi voglio mettervi in guardia", ha detto. "Non è successo niente di grave. Sto bene, è stato soltanto un brutto episodio che mi ha trattenuto in aeroporto due ore e mezzo". "In pratica – ha proseguito - dopo undici ore di volo, stanco, con la voglia solo di raggiungere l'albergo e riposarmi, giunto al controllo passaporti il poliziotto comincia a sfogliare il mio documento e a fissarmi. Sfoglia e mi fissa. Comincio a chiedermi se ci fossero problemi. Mi chiede i motivi del viaggio. 'Turismo', rispondo. Poi dice che serve un ulteriore controllo". 

Dopo tre ore il lieto fine

A questo punto viene portato in un’aerea riservata dell'aeroporto. “Mi sequestrano cellulare e bagaglio a mano e mi lasciano in una stanzetta buia, da solo, in attesa di non so cosa – ha proseguito -. Chiudono la porta a chiave...immaginate la paura. Mi chiedevo cosa fosse successo, del resto non ho fatto niente, non ho mai commesso reati. Provo a bussare alla porta, nessuna risposta. Non sapevo cosa fare, non potevo comunicare con nessuno. Alla fine arriva una poliziotta che parte con una sfilza di domande: come si chiamano i miei familiari, che lavoro fanno. Mi ripete se mi chiamo Giuseppe Russo e se sono di Napoli. Le dico 'sì, c'è qualche problema?'. Finito l'interrogatorio mi spiega che stanno cercando un narcotrafficante di Napoli, col mio stesso nome, ma che hanno capito che non sono io". Una brutta avventura che si è chiusa nel giro di qualche ora, come raccontato poi dall’influencer che si è poi mostrato in versione relax, impegnato nello snorkeling con la fidanzata Federica su una splendida spiaggia messicana.

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