Guerra Ucraina Russia, news. Usa: “Crimea è ucraina, Kiev ha diritto di riprenderla”

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Lo ha detto in un briefing la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, ricordando che comunque gli Usa non dettano gli obiettivi e i tempi delle operazioni militari e che gli ucraini decidono in modo sovrano. Intanto Zelensky ha affermato di non sapere con chi parlare in Russia per quanto riguarda i negoziati di pace perché "non è sicuro che Putin sia ancora vivo". Mosca ha smentito

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Zelensky: "Fornitura carri armati questione urgente e molto delicata"

La questione dell'invio a Kiev di carri armati pesanti continua a essere "urgente e molto delicata". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymye Zelensky, parlando con i giornalisti dopo aver ricevuto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e sottolineando come l'impasse sui carri armati "dipenda da molte ragioni e sfortunatamente non dipenda dalla volontà dell'Ucraina". Zelensky ha elogiato la disponibilità di diversi Paesi che si sono fatti avanti, sostenendo l'intenzione di inviare alcuni dei loro carri armati all'Ucraina, ma ha aggiunto che nella maggior parte dei casi è necessaria l'autorizzazione dei Paesi produttori. "Aspettiamo tutti l'approvazione del Paese che ha i diritti su quella particolare licenza", ha spiegato il presidente.  Tra questi c'è la Germania, che produce i carri armati da combattimento Leopard e che non ha ancora sciolto la riserva sull'autorizzazione all'invio. 
- di Redazione Sky TG24

Zelensky a tv tedesca: "'Se avete i carri Leopard, dateceli"

"Se avere carri armati Leopard, allora dateceli", "non è il momento delle trattative, è il momento della sopravvivenza. Noi dobbiamo sopravvivere". Lo ha detto alla tv pubblica tedesca Ard il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come anticipa online il telegiornale dell'emittente. Zelensky ha così criticato la posizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz sull'invio di panzer da combattimento a Kiev. Nell'intervista, che verrà trasmessa alle 20.45, il presidente ucraino ha aggiunto che l'Ucraina si sta difendendo e che non ha intenzione di attaccare la Russia. L'Occidente potrebbe continuare a discutere per altri sei mesi, ma "nel nostro Paese la gente muore ogni giorno", ha continuato Zelensky. La posizione attuale di Scholz sembra essere che l'autorizzazione tedesca all'export di carri Leopard debba eventualmente avvenire in concomitanza di un export Usa di carri Abrams. Il meeting domani sull'Ucraina nella base militare Usa di Ramstein potrà aprire a nuovi sviluppi sulla questione degli aiuti militari a Kiev.
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, Medvedev: "Rischio guerra nucleare se Russia viene sconfitta"

L'ex presidente e primo ministro russo, oggi vice di Putin nel Consiglio di Sicurezza, ha commentato quanto emerso dal forum di Davos alla vigilia dell'incontro tra i leader della Nato a Ramstein. LE DICHIARAZIONI 
- di Redazione Sky TG24

Gerasimov ordina ai soldati di radersi, l'ira di Kadyrov

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha criticato la decisione del nuovo comandante dell'esercito russo in Ucraina Valery Gerasimov di vietare ai soldati di portare la barba, in un nuovo scontro con la leadership militare russa. Secondo quanto riferito da Moscow Times, dopo la sua nomina Gerasimov avrebbe vietato l'uso di moderne attrezzature come telefoni e tablet, chiedendo inoltre all'esercito russo di radersi urgentemente la barba. E in un'intervista al sito di notizie Rbc, Viktor Sobolev, membro del parlamento russo, ha difeso il divieto di tenere la barba lunga come "parte elementare della disciplina militare".  A queste dichiarazioni di Sobolev, ha risposto Kadyrov parlando di una "chiara provocazione" e spiegando che i suoi soldati, per lo più musulmani, portano la barba come parte del loro dovere religioso, "solo per amore dell'Onnipotente, come fece il nostro amato profeta", riporta Rbc. A seguito delle critiche, Sobolev, ha risposto dicendo di non essere contro la barba tra i militari, ma contro il disordine del personale militare. 
- di Redazione Sky TG24

Gazprom, ridotto volume a Europa attraverso l'Ucraina

La Russia sta trasportando sempre meno gas in Europa attraverso i gasdotti che passano per l'Ucraina. Lo ha riferito Gazprom, secondo cui il volume giornaliero pompato attraverso il Paese è di 25,1 milioni di metri cubi, il 28% in meno rispetto ai giorni precedenti. I gasdotti che attraversano l'Ucraina sono le ultime vie di trasporto dirette del gas verso l'Europa, dato che non passa più attraverso i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. 
 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, a bordo dell'elicottero caduto c'erano 10 persone

C'erano dieci persone a bordo dell'elicottero del Servizio di emergenza ucraino caduto ieri alle porte di Kiev. A riferirlo è Mariana Reva, portavoce della polizia nazionale ucraina, citata dai media ucraini. "Al momento, possiamo confermare che 14 persone sono morte a causa dell'incidente in elicottero, una di queste è una bambina, nata nel 2017. A bordo dell'elicottero c'erano 10 persone. Tre sono membri dell'equipaggio, sette sono i dirigenti del ministero degli Affari interni: il ministro Denys Monastyrskyi, il primo viceministro Yevhenii Yenin e il segretario di Stato del ministero Yurii Lubkovich", ha dichiarato Reva, aggiungendo che "a bordo c'erano anche Tetyana Shutyak, assistente e vice capo del servizio di patrocinio, due guardie del corpo e un fotografo. L'operazione di ricerca e salvataggio è stata completata ieri pomeriggio". "In generale, sappiamo di 25 feriti, di cui 11 bambini. Al momento, 4 bambini stanno ricevendo cure ospedaliere in un centro ustionati a Kiev, le loro condizioni sono gravi ma stabili. 7 bambini sono stati mandati a casa. 4 adulti stanno ricevendo cure ospedaliere presso l'ospedale del distretto centrale di Brovary", ha detto Reva. Secondo la polizia, restano in piedi le principali linee di indagini sulle cause dell'incidente: queste "includono la violazione delle regole di volo, un malfunzionamento tecnico e azioni deliberate per distruggere l'aeromobile. La task force interdipartimentale lavorerà su questo e gli investigatori trarranno conclusioni in base ai risultati dell'indagine forense", ha detto Reva. 
- di Redazione Sky TG24

Yurash: "Putin ancora vivo? Ogni ipotesi ora è credibile"

La "riservatezza" della politica russa è un fatto "storico" ed è "una tradizione mantenuta molto viva" dal Cremlino. Per questo motivo è "sempre molto difficile capire cosa sta succedendo" all'interno della Russia e "ogni ipotesi è credibile a questo punto". Lo afferma all'Adnkronos il deputato ucraino e membro della commissione Affari Esteri, Sviatoslav Yurash, che fa parte del partito Servitore del Popolo di Volodymyr Zelensky, commentando le parole del presidente, che oggi ha affermato di "non essere sicuro" che Vladimir Putin sia "ancora vivo".
"Fare ipotesi su ciò che accade all'interno dell'apparato statale della Russia è impossibile", spiega Yurash, ricordando che già ai tempi dell'Urss "diversi sovietologi in Occidente presumevano dinamiche di potere basate su chi era più vicino al podio della parata del 9 maggio". "Stiamo vedendo vari attori scomparire dalla politica russa", aggiunge il deputato, che è convinto tuttavia che anche se Putin dovesse venire "sostituito", la politica di Mosca "non cambierà in un attimo perché ci sono diversi attori all'interno della Russia che hanno potere, sia istituzionale che militare. Questi attori sono molto ansiosi di promuovere questa guerra - conclude - E la mia ipotesi, e spero di sbagliarmi, è che il suo eventuale sostituto cercherà di mostrare di essere il vero leader della Russia uccidendo molti altri ucraini e russi".
- di Redazione Sky TG24

Deputato partito Zelensky: "A Meloni diciamo grazie, visita possibile a febbraio"

"Meloni è stata molto chiara sul suo sostegno all'Ucraina e sulla sua volontà di schierare l'Italia con noi in questa battaglia. Vogliamo esprimerle gratitudine". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos il deputato ucraino e membro della commissione Affari Esteri, Sviatoslav Yurash, che fa parte del partito Servitore del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky, commentando l'annunciata visita del presidente del Consiglio a Kiev. 
"Vogliamo dimostrarle che le nostre istituzioni sono grate per la scelta storica che Meloni ha fatto a sostegno della nostra statualità", prosegue Yurash, sottolineando che con le autorità italiane "non mancano le discussioni" sui modi di cooperazione e sulle "richieste" avanzate da Kiev. Sulla data della visita, ancora incerta, il deputato ritiene che "il prossimo mese sia una buona ipotesi, ma non posso confermare il giorno".
- di Redazione Sky TG24

Deputato partito Zelensky: "Difese aeree mai sufficienti, bene Italia"

L'Occidente deve aumentare le forniture di sistemi di difesa aerea all'Ucraina. Lo ribadisce il deputato ucraino e membro della commissione Affari Esteri, Sviatoslav Yurash, che fa parte del partito Servitore del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky. "Il nostro è il Paese più grande d'Europa e quando si cerca di proteggersi dall'assalto del Paese più grande della terra, che ci sta distruggendo, le difese aeree non sono mai abbastanza. Siamo molto contenti di collaborare con lo Stato italiano e speriamo che questo continui sotto ogni aspetto", afferma Yurash, mentre in Italia resta al centro del dibattito la fornitura del sistema Samp-T a Kiev.
Alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa alleati a Ramstein, Yurash spiega all'Adnkronos che l'Ucraina in quella sede "chiarirà al mondo che ci sono due ulteriori passi" da compiere per vincere la guerra. "Abbiamo bisogno di supporto in termini di carri armati, in particolare i Challenger". L'altra richiesta "permanente" dell'Ucraina, prosegue, riguarda l'artiglieria. "Come ho visto io stesso sul campo di battaglia, i proiettili di artiglieria servono sempre. E in termini di cooperazione in questo ambito, non è mai abbastanza e ogni aiuto è benvenuto", chiosa il deputato, ricordando che "il nostro territorio è grande abbastanza da ospitare quanti più sistemi di difesa possibili".
 
- di Redazione Sky TG24

Scontro Polonia-Ungheria su sanzioni Ue contro Mosca

È ancora scontro tra Polonia e Ungheria sulla politica di sanzioni dell'Ue contro la Russia per l'aggressione contro l'Ucraina. Se Varsavia, di concerto con i paesi dei Baltici, invoca nuove misure per colpire la macchina finanziaria e di propaganda del Cremlino, Budapest torna a chiedere la rimozione dalla blacklist europea di diversi individui già colpiti da sanzioni. Un copione già visto: lo scorso settembre il governo di Viktor Orban aveva provato, senza successo, a depennare dalle sanzioni i nomi di tre oligarchi, Alisher Usmanov, Pyotr Aven e Viktor Rashnikov. A questi ora ne aggiunge altri sei, tra cui Dmitry Mazepin, Grygory Berezkin e Viatcheslav Moshe Kantor, tutti uomini d'affari vicini al presidente russo, Vladimir Putin. Le sanzioni adottate finora dovranno essere rinnovate entro il 15 marzo all'unanimità.  Davanti all'ennesimo ricatto ungherese, la Polonia, insieme ai Baltici, ha presentato una formale protesta nel corso della riunione degli ambasciatori dei 27 tenutasi ieri a Bruxelles. "Consideriamo i tentativi di rimuovere alcune persone dall'elenco delle sanzioni come una violazione degli accordi presi in precedenza" spiegano fonti diplomatiche europee. L'Ungheria è stato finora l'unico Paese dell'Ue a indire una consultazione nazionale sulle sanzioni imposte contro la Russia, rigettate dal 97% dei cittadini che hanno risposto ai quesiti, nonostante la scarsa partecipazione. 
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Nato: "Ucraini devono avere carri armati; i russi li hanno"

"In una guerra come questa, ogni tipo di equipaggiamento e' necessario. I russi stanno combattendo con i carri armati, anche gli Ucraini ne hanno bisogno. Se hai i carri armati che dall'altro lato ti combattono, e' meglio che li abbia anche tu. Penso che sia importante per gli ucraini in termini di corrispondenza a quello che ha il nemico e anche in termini di ambizione di riconquista dei propri territori presi dai russi. I carri armati sono un importante sistema di armamento per combattere i russi e cacciarli dai territori". Lo ha dichiarato il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer, in conferenza stampa al termine della riunione dei capi dello Stato maggiore dell'Alleanza. 
 
- di Redazione Sky TG24
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Nato: "Minaccia russa resta anche se perde guerra"

"Penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che qualunque sia l'esito della guerra, i russi molto probabilmente avranno le stesse ambizioni, anche se perdessero la guerra in Ucraina, avranno comunque le stesse ambizioni e quindi la minaccia non se ne andrà". Lo ha dichiarato il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer, nella conferenza stampa al termine della due giorni di riunione del Comitato a Bruxelles. Bauer ha inoltre fatto notare che la Russia proverà a "ricostituire" e persino a "migliorare" ciò che aveva "e che" imparerà da questo conflitto. "Quindi, molto probabilmente lungo la strada, ciò avrà implicazioni per i nostri piani" nella Nato anche se "non immediatamente". Lo scenario più probabile ipotizzato è una nuova offensiva contro l'Ucraina in primavera. "Non è qualcosa che sappiamo per certo, ma si basa sul presupposto che se i russi non hanno cambiato i loro obiettivi strategici, allora la cosa più probabile che accadrà in primavera è una nuova offensiva e quindi è ciò a cui gli ucraini devono prepararsi", ha spiegato Bauer che ha insistito su come gli obiettivi strategici di Mosca "non siano cambiati" e che "è uno dei motivi per cui è probabile che i russi vadano alla prossima offensiva".
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Zelensky, colloquio con Al Nahyan: "Grazie per il sostegno"

"Ho avuto una telefonata con Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Ho espresso il mio compiacimento per la dinamica delle relazioni bilaterali con gli Emirati Arabi Uniti e ho ringraziato per il sostegno in ambito Onu, per il supporto umanitario e per il sostegno sostanziale ai generatori. Abbiamo anche discusso dell'attuazione della Formula di pace". Lo annuncia il presidente ucraino Voldymyr Zelensky su Telegram. 
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Nato, "Rischio escalation per invio carri armati assolutamente gestibile"

Il comandante in capo delle forze Nato in Europa ritiene "gestibile" il possibile rischio di escalation dovuto alle consegne di carri armati occidentali all'Ucraina. "Possiamo gestire il rischio? Sì, assolutamente", ha detto ai giornalisti il ​​generale americano Christopher Cavoli a Bruxelles, dopo una riunione del Comitato militare dell'Alleanza Atlantica. Cavoli ha chiarito che non vede il pericolo che la Russia possa reagire con attacchi militari contro gli alleati della Nato in caso di consegna dei carri armati. 
"I russi stanno combattendo con i carri armati, quindi anche gli ucraini hanno bisogno di carri armati", ha detto Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato relativamente all'importanza di rifornire l'Ucraina di carri armati. "E' importante - ha aggiunto - sia in termini di corrispondenza con ciò che ha il nemico, che per riconquistare il proprio territorio".
 
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Ucraina, media: "Ministro esteri Israele accetta invito a Kiev"

Il ministro degli esteri Eli Cohen ha accettato l'invito della sua controparte ucraina a recarsi in visita a Kiev in quella che sarebbe la prima visita di un esponente israeliano dall'avvio dell'invasione russa del Paese. Lo riporta 'Times of Israel' secondo cui Cohen - che ha parlato con Kuleba per telefono - si è anche "impegnato a riaprire l'ambasciata israeliana a Kiev entro 60 giorni", mentre adesso il personale diplomatico opera prevalentemente dalla Polonia. Il ministro ha anche sottolineato che Israele continuerà ad offrire aiuto umanitario all'Ucraina con particolare riguardo alle infrastrutture energetiche, all'equipaggiamento medico e all'acqua. Nel colloquio - secondo le stesse fonti - Cohen ha affrontato il tema Iran chiedendo che l'Ucraina si unisca alla lotta contro le Guardie rivoluzionarie di Teheran e spinga l'Europa a inserirle nella sua lista delle organizzazioni terroristiche. 
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Zelensky: "Obici danesi aumenteranno notevolmente nostra capacità di difesa"

"Sono profondamente grato alla mia brava collega Mette Frederiksen Statsmin e al governo di coalizione danese per l'importante decisione di fornire obici Caesar all'Ucraina. Aumenteranno notevolmente le capacità di difesa dell'Ucraina, ci consentiranno di estromettere l'aggressore dall'Ucraina e renderanno più vicina la nostra comune vittoria". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando la decisione del governo danese di inviare a Kiev 19 obici Caesar di fabbricazione francese. 
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Zelensky: "Tribunale per crimini di guerra è passo storico" (VIDEO)

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Lavrov: "Espansione Nato verso nostri confini avrebbe risposta da Mosca"

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avvertito che la possibile espansione dell'Alleanza atlantica verso i confini di Russia e Bielorussia avrebbe una risposta coerente da parte di Mosca. "Ancora una volta esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per il corso distruttivo degli Stati Uniti e dei suoi satelliti attraverso l'espansione della Nato, portando le forze militari e le infrastrutture militari dell'alleanza più vicino ai nostri confini", ha affermato il capo della diplomazia russa a Minsk, dove ha firmato un accordo con il suo omologo bielorusso, Sergei Aleinik, per rafforzare la sicurezza di entrambi i paesi, secondo l'agenzia di stampa russa Interfax.
Secondo Lavrov, l'espansione dell'Alleanza atlantica genererebbe solo “un'escalation di tensione” sia a livello politico che militare e, quindi, “non potrebbe rimanere senza risposta”.
 

- di Redazione Sky TG24

Zelensky: "Bene risoluzione Pe per tribunale contro Mosca"

"Accolgo con favore l'adozione della risoluzione del Parlamento europeo sull'istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina. Chiedo a tutti i nostri partner di sostenere tale tribunale. La Russia deve essere ritenuta responsabile della sua guerra di aggressione e la giustizia deve prevalere". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il via libera dell'Eurocamera a una risoluzione che esorta l'Ue a istituire un tribunale internazionale speciale che si occupi di perseguire la leadership politica e militare della Russia e i suoi alleati. In un altro tweet, il presidente ucraino ha poi ringraziato la Danimarca per la fornitura di 19 obici a Kiev. "Sono profondamente grato alla mia brava collega Mette Frederiksen e al governo di coalizione danese per l'importante decisione di fornire obici Caesar all'Ucraina. Aumenterà notevolmente le capacità di difesa ucraina", ha affermato Zelensky. 
- di Redazione Sky TG24

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