Il presidente ucraino lancia un appello a tutta la coalizione per "coordinare gli sforzi" fornendo al proprio Paese nuove risorse difensive, come annunciato dalla Gran Bretagna nelle ultime ore
Dopo l'attacco russo a Dnipro che ha provocato almeno 40 morti tra i civili, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo videomessaggio serale su Telegram, ha spronato i partner del proprio Paese all'invio di nuove armi e risorse difensive per l'Ucraina. Secondo Zelensky la Russia starebbe preparando "un nuovo tentativo di prendere l'iniziativa nella guerra", per far fronte al quale serve "coordinare gli sforzi di tutti i membri della coalizione per l'Ucraina". L'invito di Kiev ai Paesi della coalizione è dunque quello di accelerare il processo decisionale di invio di nuove armi.
Indicativi e importanti in questo senso potranno essere il Forum di Davos, il prossimo incontro della cosiddetta "coalizione Ramstein" e altri non meglio specificati incontri bilaterali annunciati per le prossime settimane dal presidente ucraino nel suo messaggio.
Modello Gran Bretagna
Zelensky ha citato la Gran Bretagna come esempio di riferimento dal punto di vista della fornitura di armi all'Ucraina in questa fase. Il premier britannico Rishi Sunak ha infatti annunciato nella giornata di ieri un nuovo pacchetto di aiuti comprendenti carri armati, altri veicoli corazzati e artiglieria, vale a dire "ciò che è necessario" secondo il presidente ucraino.
Nel dettaglio, il Ministero della Difesa del Regno Unito ha dichiarato che verranno inviati in Ucraina 14 Challenger 2 (i primi tank pesanti di produzione occidentale in arrivo a Kiev dall'inizio della guerra), una trentina di semoventi d'artiglieria modello AS90, oltre a diverse sessioni di addestramento ad hoc per i carristi ucraini.